Nella giornata internazionale della poesia il Cenacolo dei Poeti propone di leggere e “meditare” il libro dell’autore Silvio Raffo dal titolo “Donna, mistero senza fine bello. La poesia femminile d’Occidente dalla Grecia classica alle soglie del XX secolo”.
Antologia pubblicata da Bertoni Editore nel 2023, è una preziosa riedizione con aggiornamenti del grande successo editoriale Newton Compton del 1994, e prende il titolo da un verso di Guido Gozzano.
In poco più di 100 pagine, il libro ci offre un panorama completo e dettagliato della poesia femminile europea dalle origini fino alle soglie del ventesimo secolo. Dalla lirica greca, sommamente rappresentata da Saffo, alle prime sparute voci di donna – che tuttavia nel Medioevo non possono ancora rivendicare un’identità letterariamente definita, fino all’affermazione delle poetesse cortigiane o nobili del Cinquecento, da Gaspara Stampa a Tullia d’Aragona, da Isabella Morra a Vittoria Colonna e agli splendidi esempi della letteratura ottocentesca, fra i quali citiamo Vittoria Aganoor e Contessa Lara. La poesia femminile – non sempre o non necessariamente femminista – esprime in linguaggi di volta in volta diversi un modo di sentire e vivere la realtà inconfondibilmente autentico e intensamente lirico. L’antologia riporta numerosi testi poetici di una trentina di poetesse e per ognuna di esse le notizie bibliografiche essenziali.
La giornata mondiale della poesia fu istituita dall’UNESCO nel 1999 durante la sua trentesima Conferenza generale a Parigi, allo scopo di “dare nuovo riconoscimento e slancio ai movimenti poetici nazionali, regionali e internazionali”.
La ricorrenza ha l’obiettivo di fare rivivere le tradizioni orali, di recitare i versi propri o altrui dal vivo, di onorare i poeti, di promuovere la lettura, la scrittura e l’insegnamento dell’arte poetica.
Fu istituita nella data dell’inizio di primavera perché essa sembrava consona al senso di risveglio che la fioritura provoca nell’animo umano.
Curiosamente coincide con la data di nascita di 2 grandi cantori del nostro tempo: Alda Merini (Milano 21 marzo 1931 – Milano 1 novembre 2009) che scrisse i celebri versi “Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta”, e Luigi Tenco (Cassine/Alessandria 21 marzo 1938 – Sanremo 27 gennaio 1967).