Da Fare Verde riceviamo e pubblichiamo.
“Scorie nucleari? No, grazie! Il piano è irricevibile.”
Questo il commento dell’associazione ambientalista Fare Verde Bitonto alla proposta, resa nota in queste ore, dell’individuazione di aree potenzialmente idonee a ospitare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari.
“Da anni andiamo denunciando l’aggressione in atto contro la popolazione locale, soprattutto a causa delle numerose discariche di rifiuti legali ed illegali che caratterizzano il nostro bellissimo territorio – dichiara l’avv. Giuseppe Cazzolla, consigliere Nazionale di Fare Verde e responsabile locale-. A tutto questo si aggiunge oggi la notizia dell’individuazione, da parte di Sogin, di una serie di siti dove realizzare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari.
Alcune di queste aree si trovano a cavallo tra la Murgia e la Basilicata: una in territorio Gravina, due tra Altamura e Matera e tre a Genzano di Lucania, tra i 50 e i 60 chilometri dalla nostra città ( distanza che si riduce notevolmente se prendiamo in considerazione l’intero territorio comunale, specie quello che rientra nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia). Poco più lontane altre tre zone tra Matera e Laterza e altre cinque in Basilicata tra Genzano, Oppido e Acerenza.
Seppure le aree non coinvolgano direttamente Bitonto, è ovvio che – ragionando in termini più ampi di territorio – non si possa restare indifferenti.
Invitiamo tutte le Autorità Locali, Sindaci in testa,alla massima mobilitazione. Crediamo sia folle spostare i rifiuti nucleari dai luoghi dove sono prodotti per portarli da altre parti, specie in quei luoghi ricchi di biodiversità. Per questo il progetto di stoccare sulla Murgia questi rifiuti altamente pericolosi è irricevibile.
Inoltre, mettiamo in guardia sul pericolo del “ricatto occupazionale”, metodo già usato in passato per piegare la volontà delle popolazioni e degli amministratori locali.
Il problema enorme dei rifiuti radioattivi è l’ennesima conferma di quanto fossimo nel giusto noi ambientalisti, quando assieme al popolo italiano ci siamo battuti affinché l’Italia uscisse dalla follia nucleare.
Cogliamo, pertanto, con piacere l’invito lanciato da alcune forze politiche e dal Presidente dell’Ente Parco per avviare un percorso condiviso con il territorio, per formulare le osservazioni da inviare al Governo e ribadire il “no” al deposito di materiale nucleare nell’area protetta.
Associazione di Protezione Ambientale Fare Verde Bitonto