Secondo Coldiretti Puglia, con un incremento di circa il 15%, determinatosi anche per la minore presenza dell’uomo all’aperto durante la pandemia, proliferano i cinghiali che hanno invaso città e campagne.
Per protestare contro questa vera e propria emergenza, ieri centinaia di agricoltori e allevatori hanno manifestato sul Lungomare Nazario Sauro a Bari dinanzi al Palazzo della Regione Puglia.
“I branchi di cinghiali – sottolinea la Coldiretti regionale – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone”.
Una situazione diventata insostenibile nelle campagne con danni stimati in oltre 15 milioni di euro l’anno alle produzioni agricole ma anche con problemi per l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.
In Italia dopo il lockdown per l’emergenza Covid i cinghiali, secondo le stime Coldiretti, i cinghiali hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari, 250mila in Puglia, con gli animali selvatici nelle città alla ricerca di cibo tra i rifiuti, nei parchi e addirittura nei cortili delle case con evidenti rischi per la salute.