Michele Abbaticchio sarà candidato all’uninominale di Molfetta per il centrosinistra alle prossime elezioni politiche.
La firma ieri a Bari alle 21.48.
L’ex sindaco di Bitonto ha voluto annunciare la sua scelta e le ragioni alla base di essa ieri sera con un post su facebook.
Ecco qui il testo integrale:
Ore 21.48, Bari
Cari amici, dopo diverse settimane torno a scrivervi.
Ho appena firmato per la candidatura al collegio uninominale di Molfetta (Adelfia Bitonto, Binetto, Bitetto, Casamassima, Conversano, Giovinazzo, Monopoli, Palo del Colle, Polignano a Mare, Rutigliano, Ruvo di Puglia, Sannicandro di Bari, Terlizzi, Turi).
Antonio Decaro ha pensato da subito che potessi esprimere una buona sintesi politica per rappresentare la coalizione del centrosinistra in questo confronto elettorale “in salita”.
Lo ringrazio qui, pubblicamente, per l’onore conferito di cui spero di essere degno.
Ho ascoltato tanti amici in questi giorni e ognuno ha parlato per il mio bene: ” chi te lo fa fare, non è una elezione certa come per altri, i sondaggi nazionali sono negativi per la sinistra, etc.”
In particolare, una frase mi ha colpito. È la stessa che ascoltai nel 2012, quella che mi spinse a candidarmi come Sindaco di Bitonto contro tutti i miei interessi personali (appunto).
La frase è questa : ” quando si partecipa ad una elezione, devi essere certo di vincere. Quindi lascia perdere, ti conviene”.
Io penso ancora, come nel 2012, che quando si partecipa bisogna essere certi di credere in qualcosa, invece. E di pensare di poter cambiare.
Io penso che lo Stato possa e debba fare di più per un numero maggiore di forze dell’ordine nei Comuni del Sud, che se in tanti pongono i problemi della disparità di trattamento con il Nord i motivi ci sono sotto tanti punti di vista, che combattere la mafia significa insegnare nelle Scuole come contrastarla con la memoria e l’impegno (esattamente come preme insegnare la storia delle guerre mondiali), che le nostre terre agricole non possono essere lasciate alla xylella nella indifferenza di Roma, che il Sud sia un valore e non un peso morto da scaricare quando fa comodo a qualcuno.
Penso che la solidarietà sia una forza perché me lo ha avete insegnato voi, nel momento più buio che abbiamo mai vissuto.
Penso che le risorse per incoraggiare la vita autonoma dei giovani per la prima casa non siano soldi sprecati ma un investimento per l’Italia intera.
Penso che i bambini siano tutti uguali nel loro splendore e che le loro diverse origini siano un valore da salvaguardare e valorizzare.
Ecco, questo vorrei per tutti.
Vorrei che ritrovassimo il coraggio di pensare ai miracoli laici, alla straordinaria capacità delle donne e degli uomini di cambiare con la forza del pensiero le sorti di un destino che appare segnato ma, in realtà, si scrive ogni giorno.
In questa sfida elettorale porto questa convinzione e tutte le ferite che i Comuni dell’area metropolitana di Bari “indossano” con la dignità e l’orgoglio di essere Sud.
Porto dentro il giuramento di una vita da Sindaco di questo Mezzogiorno con una dedica particolare a tutti coloro che mi hanno accompagnato e sostenuto in tanti momenti : con un abbraccio, un messaggio, un sorriso o anche un rimprovero.
Questa corsa contro il qualunquismo, la demagogia, la paura di perdere tutti i nostri valori è per tutti coloro che hanno avuto il coraggio di pensare di poter cambiare qualcosa. A volte riuscendoci, a volte lasciando un segno sul quale tanti hanno creato moltissimo. Per loro, per noi.