“Mio figlio, affetto da melanoma, ha bisogno di un’ecografia e all’ex ospedale di Bitonto lo hanno già rimandato tre volte“, la voce a mezza via fra determinazione e amarezza è di una madre che proprio non riesce a farsene una ragione. “Il 12 prossimo ha una visita al Policlinico ed ha la necessità di presentarsi con i documenti relativi. Ci sono delle scadenze ben precise da rispettare e mio figlio ha preso più di un giorno al lavoro pur di andare a radiologia, ma niente da fare, ogni volta lo rimandano indietro. Non è possibile. È un disservizio grave che si trasforma in un disagio per chi lo subisce e che dovrebbe essere risolto dalla Asl stessa, non può essere abbandonata a sé stessa la famiglia del paziente“, con voce dolente osserva la signora. “Sono esasperata, non ce la faccio più. E dure che un anno e mezzo fa, avevamo preso in tempo la patologia con un intervento e conseguente radioterapia e ci avevano detto che è stato miracolato, ed ora per controlli routinari e indispensabili tutto viene bloccato, ora perché non funziona il macchinario, ora perché non c’è il tecnico che lo possa attivare. No, non è possibile”, conclude la donna esasperata.