È di Bitonto, della scuola primaria “Giuseppe Caiati”, una delle vincitrici del concorso “Gli ScacciaRischi: le olimpiadi della prevenzione”. Si chiama Annachiara Lillo, frequenta la 3^A e, tra gli oltre 6mila alunni provenienti da diversi istituti scolastici pugliesi, si è classificata al terzo posto. 224336 sono i punti raggiunti al videogioco, mentre 1483 sono i like raggiunti in quello che è un progetto innovativo nel campo della sensibilizzazione verso la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro e la prevenzione di malattie e infortuni. Una sensibilizzazione che passa attraverso il videogioco, per far sì che possa far breccia anche nei più piccoli, in quelli che saranno gli uomini e le donne di domani.
“Gli ScacciaRischi”, infatti, è un videogioco nato a fini educativi, con lo scopo di insegnare ai bambini temi che saranno importanti nel loro futuro, per prepararli ad essere adulti attenti e responsabili.
L’idea è dell’azienda barese P.M. Studios, sulla base di un’iniziativa promossa dall’Inail Direzione regionale Puglia e dall’Assessorato alla promozione della salute della Regione Puglia, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. Un esperimento innovativo che, attraverso l’utilizzo del videogioco, ha coinvolto tutti gli studenti pugliesi primarie e secondarie di I grado, aiutandoli a familiarizzare con i concetti di rischio, prevenzione e sicurezza a casa, a scuola e negli ambienti di lavoro.
Il concorso, alla sua terza edizione, era rivolto a tutti gli studenti delle scuole pugliesi.
«In modo semplice e creativo, questo progetto ha trattato un tema importante» sono le parole dei genitori di Annachiara, nel video di presentazione del concorso. Dello stesso avviso una delle docenti: «Mi ha entusiasmato molto, anche perché rispecchiava perfettamente la programmazione didattica, che, in uno dei nuclei fondamentali, tratta proprio il benessere e la saluta, la prevenzione dei rischi di infortuni. Attraverso il gioco, i bambini hanno raggiunto una consapevolezza maggiore. Inoltre, il progetto si sposa alla perfezione anche con il periodo pandemico che stiamo vivendo, promuovendo anche in questo ambito la cultura della prevenzione».
«Queste finali sono state una bella risposta a tutti quelli che dicono che quest’anno le scuole sono state chiuse – spiega l’assessore alla salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco – L’elemento di successo di questo progetto è stata la gamification del messaggio di educazione sanitaria perché il gioco ha facilitato l’apprendimento: insomma prevenzione e utilizzo del gioco per trasferire dei messaggi di salute e formare i ragazzi su temi così importanti come la prevenzione dei rischi. La partecipazione di diverse Istituzioni a questo progetto (Regione Puglia, Istituzioni scolastiche e INAIL), rappresenta il modo più giusto per approcciare la prevenzione in un’ottica di rete. Un approccio che nel mondo della scuola si può facilmente realizzare attraverso linguaggi che motivano l’adesione dei più giovani. Mi auguro che l’esperienza non si fermi qua e che coinvolga più scuole anche al di fuori dei confini regionali».
«Questo momento della pandemia ha sviluppato in noi la resilienza, la capacità di organizzarsi e adattarsi all’emergenza con una risposta propositiva e innovativa – aggiunge Ester Rotoli della direzione centrale prevenzione dell’INAIL – Una risposta che viene dall’adesione a un progetto che diventa una buona prassi nello scenario nazionale. Lo abbiamo infatti già presentato al Ministero dell’Istruzione. L’emergenza chiama le istituzioni tutte a fare degli investimenti: questo sarebbe un investimento della scuola nella sicurezza perché la sicurezza non è un costo. Del resto, il tema della sicurezza, la scuola come set ideale sul quale costruire la responsabilità sociale, lo troviamo in tanti ambiti normativi».
«Siamo davvero orgogliosi di questo progetto che è stato concepito, sin dall’origine, non come un semplice e didascalico gioco educational, ma come un’opera crossmediale interattiva che è riuscita, andando molto oltre le nostre aspettative, a dar vita a un universo videoludico che ha creato un ponte tra istituzioni pubbliche fondamentali, la cultura del “ludus” e quella della sicurezza – conclude Fabio Belsanti, ceo fondatore e lead game designer della P.M. Studios – Gli ScacciaRischi rappresentano il principio di una nuova generazione di videogiochi di pubblica utilità».