Non ci sono (abbastanza) iscrizioni. Scuola chiusa e recesso del contratto di locazione.
È la (triste) sorte della scuola statale per l’infanzia di via Vecchia Cappuccini, che dal prossimo anno scolastico chiuderà i battenti dopo 33 anni di attività.
Lo ha deciso la giunta cittadina che, prendendo atto del numero insufficiente di iscrizioni per il 2018-2019, ha dato il semaforo verde anche al recesso del contratto di locazione pagato da Palazzo Gentile.
Tutto parte nel 1985, allorché da corso Vittorio Emanuele decidono di stipulare un contratto di locazione con il proprietario dell’immobile sito in via Vecchia Cappuccini n°24. L’accordo valeva sei anni, ma è stato sempre tacitamente rinnovato per ulteriori ed eguali periodi, e prevedeva la presenza di una scuola statale per l’infanzia con tre classi per un totale di 60 bambini.
Dall’anno scolastico 2016-2017, tale istituto entra a far parte del Circolo didattico “G.Caiati” in virtù del dimensionamento della rete scolastica.
Poco più di un mese fa, però, accade che proprio il Circolo didattico fa sapere che “a chiusura delle iscrizioni relative all’a.s.2018/2019, riguardanti la scuola dell’infanzia, il numero degli iscritti non consentirebbe la copertura totale dei posti disponibili presso il plesso scolastico di via Vecchia Cappuccini. A tal fine, si comunica la chiusura del plesso di scuola dell’infanzia, e gli alunni restanti del plesso di via Vecchia Cappuccini confluiranno al plesso di scuola dell’infanzia borgo San Francesco, dove sarà riaperta una nuova sezione”.
Tradotto, dunque, dopo 33 anni di onorato servizio, il plesso di via Cappuccini chiude, e dal Comune hanno deciso di muoversi di conseguenza.
Recedendo dal contratto di locazione, andando incontro a una importante riduzione della spesa pubblica, e alla razionalizzazione e ottimizzazione dei plessi scolastici esistenti e non pienamente utilizzati.