Il racconto, amareggiato e quasi rassegnato, di un reato troppo spesso perpetrato in questa città. Uno scippo.
La vittima ne ha tratto un post interessante da leggere e speriamo per la collega utile per riavere indietro il maltolto.
Eccolo.
“Oggi (ieri per chi legge, ndr) pomeriggio, un ragazzo di colore a bordo di una bicicletta rossa, mi ha sotratto una borsa da lavoro, dal sedile del passeggero della mia auto, mentre ero impilata al semaforo di via Caprera, che scende verso il ponte, adiacente alla scuola di inglese.
La borsa conteneva doversi prodotti da makeup, un iphone 6 spento, perché non funzionante e il mio portafoglio, con dentro 70€, la mia carta d’identitá, quella di mio figlio maggiore, la mia tessera sanitaria e quella dei miei due bambini, la patente, 2 carte di credito, 1 bancoposta, il tesserino di riconscimento, di giornalista e makeup artist, e diverse foto.
Qualora il ragazzo si fosse disfatto del portafogli lasciandolo in strada e qualcuno dovesse ritrovarlo, vi prego di consegnare il portafogli a mio marito in palestra. Giuseppe Gaudimundo via zuavo 32/34.
Non mi interessa della borsa, dei prodotti, dei soldi, dell’iphone. Ho solo bisogno dei documenti“.