È allarme medici di famiglia a Bitonto?
A sostenerlo è il consigliere Domenico Damascelli di “Fratelli d’Italia” che, in una nota, evidenzia come ben presto 9mila cittadini potrebbero restare sprovvisti di questo essenziale servizio. «A Bitonto – evidenzia in una nota – cinque medici di famiglia sono andati in pensione, ma nessuno è stato sostituito. Altri due andranno via in estate lasciando in totale circa 9mila cittadini senza medico di base, un dato allarmante, perché quando i pazienti restano senza assistenza, senza un medico, senza farmaci salvavita, non è solo un disagio: è un’interruzione di pubblico servizio. A ogni cittadino deve essere garantito il diritto di scegliere il proprio medico. L’ex consigliere regionale, poi, chiede lumi poi sulla Casa della salute, che sarebbe dovuta sorgere proprio nella sede dell’attuale ex nosocomio cittadino. «Una promessa fatta e rifatta ad ogni elezione – ricorda – l’ultima volta in occasione delle comunali del 2022, ma poi il nulla».
Di tutt’altro parere la situazione secondo la Asl, che fa capire come «si è attivata immediatamente per garantire la continuità della assistenza primaria nel comune di Bitonto. In seguito alla cessazione dell’incarico di quattro medici di base per superamento dei limiti di età, la Asl – come da prassi – ha prima richiesto la disponibilità a ricoprire un incarico provvisorio ad un centinaio di medici di Medicina generale, senza ricevere risposta positiva. In secondo luogo ha richiesto e ottenuto dagli uffici regionali una deroga al massimale individuale (1.500 scelte) per i medici iscritti nel comune di Bitonto, per un periodo di sei mesi e comunque fino al 20 ottobre 2025. Questo significa che i cittadini rimasti senza il medico di famiglia, possono rivolgersi a ben 27 medici su 31 per ricevere assistenza primaria. Per quanto riguarda gli investimenti del Pnrr, nel Presidio territoriale di assistenza di Bitonto sono previsti Cot (lavori in corso), Casa della comunità (lavori in corso) e Ospedale di comunità (cantiere in immediata consegna), per un totale di quasi 4,2 milioni di euro».