La prima denuncia nei confronti del Gruppo Intesa San Paolo Spa per accessi sospetti al suo conto in banca, sarebbe stata formalizzata da noto medico bitontino, concittadino del 52enne Vincenzo Coviello. L’uomo originario di Bitonto ed ex dipendente della filiale di Bisceglie, è indagato per aver compiuto “operazioni di accesso abusivo e dunque di accesso indebito ai dati finanziari di istituzioni poste a fondamento della Repubblica e loro familiari e/o collaboratori, al fine di procurare a sé e/o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell’interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell’interesse politico, interno o internazionale, dello Stato dovevano rimanere segrete”, si legge nel decreto di sequestro della procura di Bari che indaga sulla vicenda. Secondo quanto accertato la denuncia – querela è stata formalizzata il 22 luglio 2024: il medico sarebbe tra i 3572 clienti “spiati” dal banchiere. Dopo un’indagine interna alla banca, il 52enne Coviello è stato licenziato ad agosto scorso.
La procura di Bari dovrà accertare se il 52enne di Bitonto (Ba), Vincenzo Coviello, “verosimilmente in concorso e previo concerto con persona/e da identificare (mandante/i degli accessi abusivi al sistema informatico del Gruppo Intesa San Paolo e destinataria/e delle informazioni acquisite tramite l’accesso abusivo)”, abbia effettuato delle operazioni di accesso abusivo e dunque di accesso indebito ai dati finanziari di istituzioni poste a fondamento della Repubblica (presidente de senato della Repubblica, presidente del consiglio dei ministri, ministro della Difesa, componenti del parlamento della Repubblica) e loro familiari e/o collaboratori, “al fine di procurare a sé e/o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell’interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell’interesse politico, interno o internazionale, dello Stato dovevano rimanere segrete”.
Secondo quanto emerso fino a questo momento, Coviello, tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024, avrebbe compiuto 6.637 accessi non autorizzati a dati riservati relativi a 3.572 clienti dell’istituto di credito, inclusi esponenti di primo piano delle istituzioni italiane. Coviello, grazie al suo ruolo all’interno dell’istituto bancario, la filiale di Intesa San Paolo di Bisceglie (Bat), aveva accesso a un vasto sistema informatico, protetto da misure di sicurezza che, tuttavia, è riuscito a bypassare utilizzando le sue credenziali lavorative.
Le perquisizioni hanno riguardato la sua abitazione a Bitonto, i veicoli in suo possesso, nonché la sua ex postazione di lavoro presso la filiale Agribusiness di Barletta – Distaccamento di Bisceglie. Sono stati sequestrati dispositivi informatici, utilizzati dal 16 settembre 2022, tra cui computer, telefoni, tablet e chiavi USB, con l’obiettivo di raccogliere prove utili all’indagine e verificare eventuali connessioni con altri soggetti coinvolti.