“Network Contacts ufficializzi l’assunzione a tempo determinato dei lavoratori ex interinali in scadenza contrattuale il 31 gennaio”.
La voce grossa arriva dal segretario regionale della Uilcom, Vito Gemmati, che nelle ultime ore ha scritto direttamente alla direzione aziendale del colosso molfettese, sollecitandone mosse chiare e immediate, rispetto all’ultima trance delle stabilizzazioni degli operatori telefonici impiegati sulla commessa INPS.
La situazione, già raccontata nei mesi scorsi e per mesi, è la seguente: sulla commessa (pubblica) più importante d’Italia e, forse, d’Europa, in Network Contacts ci sono ancora oltre 80 ex somministrati che attendono di sapere il loro futuro. Di ricevere, dal 1° febbraio, una agognata e meritata stabilizzazione dopo anni di precariato. Che sarebbe oro visti i tempi bui e difficili che la pandemia Covid 19 ha scatenato sul già instabile e fragile mondo del lavoro.
“Ci permettiamo di mettere nero su bianco questa richiesta – si legge nella nota sindacale – con qualche giorno di anticipo sulla scadenza dei contratti individuali in quanto non vorremmo trovarci di fronte a nuove sorprese e non avere il tempo necessario per pervenire a una soluzione”.
La quale, ovviamente, secondo l’organizzazione sindacale con più iscritti e rappresentati sulla commessa – “non può che essere in linea con quanto stabilito a partire dall’accordo del 25 novembre 2019 e per finire all’ultimo del 28 settembre 2020 che al momento non risulta ancora del tutto rispettato sia per quanto riguarda il numero delle ore – almeno 20 settimanali -, sia per quanto riguarda il completamento delle stabilizzazioni dell’intero bacino dei lavoratori con contratto a tempo determinato attualmente in forza sulla commessa INPS”.
Già, perché quella di fine mese dovrebbe essere (speriamo lo sia, chiaramente), l’ultima tappa di un percorso che affonda le radici nel tempo. E iniziato, a fine novembre 2019 infatti, con il passaggio degli oltre 500 dipendenti ex “Transcom” di Modugno (di cui, almeno la metà, assunta con le agenzie interinali) in “Network” in virtù del cambio di appalto.
Fino al 30 settembre, i somministrati sono rimasti tali. La svolta è partita dal 1° ottobre, grazie proprio all’accordo sindacale siglato qualche giorno prima: l’inizio del processo di stabilizzazione, con un orario di lavoro settimanale di almeno 20 ore. Il primo step l’assunzione a tempo indeterminato di 85 lavoratori, mentre altri 97 hanno detto addio alle agenzie per il lavoro, diventando sì dipendenti aziendali ma con il contratto a tempo determinato a 10 ore settimanali, più eventuali ore di supplementari in base al traffico di chiamate (clicca qui per articolo https://bit.ly/3629qUn).
Il 16 dicembre, poi, il secondo step (che in realtà sarebbe dovuto avvenire, e pure completo, 15 giorni prima) che ha riguardato la stabilizzazione di 14 operatori uomini over 36, anche in base a una serie di agevolazioni fiscali. Questi consulenti, però, – e non si capiscono bene ancora i motivi, nonostante gli accordi parlino chiaro – non si sono affatto visti raddoppiare le ore, perché sono rimaste sempre le stesse: 10. Situazione che, ed è inutile dirlo, si ripercuote non solo a livello economico, ma anche contributivo (leggi qui https://bit.ly/2NxZf3T). Oltre, molto probabilmente, a rappresentare un unicum in tutta l’azienda.
“Come UILCOM Bari Puglia – conclude la nota sindacale – pur comprendendo gli sforzi sino ad oggi profusi dall’azienda Network e mal digerendo i ritardi rispetto all’applicazione piena dell’accordo del 28 settembre 2020, riteniamo che alla scadenza del 31 gennaio, l’azienda non possa ulteriormente indugiare sul rispetto degli accordi sottoscritti, ovvero che debba procedere con l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i consulenti presenti sulla commessa INPS”.
Adesso la palla passa a “Network Contacts”, sperando che davvero non ci siano altre “sorprese”. Ancora qualche giorno di attesa per gli oltre 80 lavoratori, perché il 31 gennaio è davvero a un battito di ciglia.