Il
bello, la sfida, per i Comitati di quartiere viene adesso.
E la
indica il sindaco Michele Abbaticchio. «Ilcomitato funziona–
è l’idea del primo cittadino – quando
comprende che non è solo amplificatore della voce dei cittadini, ma
deve conoscere quello che si può fare in tempi brevi e lunghi. E
funzionerà ancora meglio se farà capire al cittadino che il Comune
non è una stanza chiusa, ma si può aprire».
Davanti
a lui, al vicesindaco Rosa Calò e all’assessore al Governo
Partecipato Rocco Mangini, ci sono i rappresentanti dei Comitati di
quartiere 3,4,6,9, e soprattutto ci sono i membri del direttivo, così
come votati nelle elezioni del 25 ottobre.
Quelli
che ci hanno messo la faccia, accettato questa nuova e innovativa
sfida di dare un loro contributo alla città (che è prima di tutto
“cosa nostra”, non soltanto da delegare al sindaco, alla giunta,
al Consiglio comunale), sono – quasi – tutti riuniti nella Sala
degli Specchi.
«Siete
da elogiare – sottolinea Calò – perché siete la
dimostrazione di come non è vero che a Bitonto non si possa fare
niente e si possa anche arrivare a una città a misura d’uomo.
Speriamo che anche a Bitonto si possa giungere a una collaborazione
anche per la tutela del bene comune».
Nel
frattempo, loro, i direttivi, iniziano a organizzarsi, e oltre al
presidente e al vicepresidente, hanno anche un segretario. Nominato
proprio dal presidente, come regolmaento vuole.
Per il Comitato 3 sarà Katjuska Massafra; per il 4 Annarita Priolo (ah proposito da queste
parti fanno sapere che la partecipazione è
estesa non solo ai residenti ma a tutti i titolari/rappresentanti di
un’attività commerciale, professionale, produttiva,
associazionistica e di istituzioni religiose con sede nel quartiere
perché, se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto). Per il 6,
che in realtà ha già un logo – un aquilone – e si farà
chiamare “Sei Traetta”, sarà Domenico De Michele; per il 9 la
scelta è caduta su Lucia Palladino.
Loro,
regolamento alla mano, «hanno
il compito di redigere i verbali delle riunioni del Direttivo e
dell’assemblea di Quartiere, di custodirne gli atti ed i documenti e
di porli a disposizione dei cittadini per la visione e/o l’estrazione
di copia».
Nomine
a parte, la vera sfida, appunto, comincia adesso.
Speriamo
non siano lasciati soli. Dalle istituzioni e dai cittadini…