Mercoledì scorso è scaduto il termine ultimo per raccogliere firme per la costituzione dell’assemblea costituente dei comitati di quartiere. Chi ha raggiunto il numero necessario di firme, 80 per la precisione, potrà ora passare alla fase successiva dell’iter costitutivo, istituendo l’assemblea costituente.
Nella giornata di ieri, l’assessore al Governo Partecipato Rocco Mangini ha reso noti i risultati dell’avviso pubblico n.1 e, dunque, della raccolta delle adesioni che ha avuto luogo in queste settimane. Dei sedici quartieri in cui è stato suddiviso il territorio cittadino, ben undici sono stati i comitati promotori che sono riusciti a raggiungere il numero minimo.
Niente da fare invece per gli altri cinque. A non essere riusciti nell’intento di raccogliere ottanta sottoscrizioni sono il quartiere 5, la zona più centrale, che ospita il Comune, il quartiere 7 che comprende tutta la zona al di là della lama del Tiflis e il quartiere 14, la zona artigianale.
In altri due casi non si è neanche formato il comitato promotore che si sarebbe dovuto occupare della raccolta firme. Quindi non c’è stato alcun gazebo dove i cittadini hanno potuto lasciare la propria firma. Questi solo il quartiere 10, che da Via Larovere, alle spalle della Villa Comunale, si spinge fino ai confini della zona 167, e il quartiere 16 che corrisponde alla frazione di Mariotto.
Hanno aderito, secondo i dati riportati dall’assessore 1347 persone di cui 775 uomini, il 57,6%, e 572 donne, il 42,4%. In più sono da contare i 180 cittadini che hanno aderito nei tre quartieri dove, purtroppo, non si è raggiunta la quota minima.
Risultati che ora saranno sottoposti al controllo degli uffici comunali che verificherà la validità delle adesioni raccolte.
E per i quartieri ce non si sono costituiti? “Presto il secondo avviso pubblico!” assicura Mangini, che ringrazia tutti i cittadini promotori per l’impegno.