“La defiscalizzazione degli utili reinvestiti attraverso l’introduzione del credito di imposta per gli investimenti da realizzare nel sud Italia non produce il rilancio del Mezzogiorno”.
Così dichiara Francesco Cariello, deputato del M5s e membro della Commissione Bilancio, commentando l’impianto della legge di stabilità del 2016.
“La manovra finanziaria – continua – premia solo le imprese già forti e percettrici di elevati profitti, danneggiando così tutto il resto del mercato. Inoltre crea un aggravio per il bilancio pubblico che sarà ripianato dalla fiscalità generale e quindi con la tassazione indiretta o patrimoniale causando un danno per il nostro paese: i poveri si impoveriranno ancor di più per sostenere i ricchi”.
“Noi proponiamo che queste risorse – prosegue – siano meglio utilizzate per azzerare l’Irap e le patrimoniali sulle imprese operative nel sud o che si insedieranno nel prossimo futuro nel Mezzogiorno. Con il nostro emendamento, ci sarà l’azzeramento dei contributi minimali per i soci lavoratori delle start-up innovative che operano nel Mezzogiorno, in modo che le numerose diseconomie proprie delle periferie urbane e dell’intero sud ormai divenuto estrema periferia d’Europa, vengano mitigate almeno dalla drastica riduzione della burocrazia.
“Queste – conclude Cariello – sono le misure necessarie, anche se non sufficienti, al rilancio del sud, mentre il credito di imposta proposto peggiora notevolmente le condizioni di arretratezza del mezzogiorno e delle sue periferie perpetuando ed ignorando le difficoltà delle imprese meridionali”.