Il Consiglio Regionale di Anci Puglia,
nella seduta di ieri, su proposta del componente Domenico Damascelli, ha
affrontato il tema delle vertenza Bridgestone di Bari.
In vista del
prossimo tavolo tecnico di giovedì 2 maggio, sindaci e amministratori comunali hannoapprovato un ordine del giorno in
cui chiedono al Presidente del Consiglio, al Ministro per lo Sviluppo
Economico, alla Commissione Europea, al Presidente della Giunta Regionale e
alle parti sociali, un intervento
urgente presso i vertici aziendali Bridgestone affinché sia assolutamente
scongiurato un depotenziamento produttivo quanti-qualitativo ed una chiusura
totale o parziale dell’impianto pugliese.
Bisogna evitare un nuovo dramma
sociale; l’improvvisa inoccupazione di centinaia di famiglie, senza mezzi di
sostentamento, avrebbe gravi conseguenze sociali sulle comunità locali e
regionali.
La scelta dei vertici aziendali resta incomprensibile. I bilanci della fabbrica pugliese sono in attivo di alcuni milioni di
euro (come certificato dalla società di
revisione ad aprile 2012); in termini
di performance qualitative, nell’anno 2012 la sede pugliese risulta tra i primi
tre posti e nel 2013, al primo posto assoluto tra gli stabilimenti
europei. Inoltre, sono ingiustificate le motivazioni legate ai maggiori costi
logistici ed energetici, infatti, lo stabilimento di Modugno è ubicato, come
altre multinazionali, in una zona dotata di uno snodo infrastrutturale
collegato al porto, all’aeroporto, all’autostrada, alle ferrovie e
all’interporto; l’azienda barese, infine, è dotata di una centrale di cogenerazione
a metano, che consente di ridurre i costi energetici e che potrebbe essere
ulteriormente potenziata così come già previsto dai piani di investimento
aziendale.
I risultati attuali sono solo interlocutori e relativi alla
disponibilità dell’azienda al confronto iniziato lo scorso 5 aprile, proseguito
nel tavolo del 16 aprile e aggiornato al prossimo giovedì 2 maggio 2013.
Sarebbe quindi necessario sensibilizzare gli amministratori di Bridgestone
affinché comprendano che gli effetti devastanti di una scelta aziendale
imprudente (depotenziamento produttivo o eventuale chiusura dell’impianto
pugliese) porterebbero ad una nuova emergenza sociale da evitare in ogni modo.
L’ANCI Puglia segue con attenzione la vicenda, anche su richiesta dei
sindaci interessati, vuole essere parte attiva per rispondere al profondo
disagio che vivono famiglie e comunità. A tal fine ha chiesto anche il fattivo
e diretto coinvolgimento di ANCI Nazionale. Il presidente Luigi Perrone, si era
espresso sia lo scorso 9 marzo esortando il Governo a cercare soluzioni e
strumenti per evitare la chiusura della Bridgestone barese, sia il 12 marzo
chiedendo al Ministro Corrado Passera la partecipazione di una delegazione dei
sindaci pugliesi al tavolo di confronto interistituzionale che si è tenuto a
Roma il 14 marzo con i vertici aziendali e invitando i Comuni interessati a
discuterne con urgenza nei rispettivi Consigli Comunali.