Ma quanto è bella la storia?
Eccolo il giorno che uno aspetta da una vita. Eccolo il Torrione che svetta più alto di tutti nel cielo, che si abbraccia con la Cattedrale, che attraversa i vicoli del centro storico, Piazza Cavour, Corso Vittorio Emanuele, le vie del centro, le periferie e poi si disperde in giro per l’intero stivale, colorandolo e dipingendolo di tricolore.
Eccole le bandiere neroverdi che sventoleranno sui propri al ritmo del proprio vento e che a chiunque le guarderà diranno sì, siamo campioni d’Italia ed è tutto bellissimo.
Bellissimo come i batticuori, le ansie, le paure, le gambe ritmiche, i ventagli sventolati in faccia al caldo, il tifo più sfrenato e poi l’urlo di gioia e di liberazione per un traguardo sognato, venerato, sudato, a tratti quasi insperato e poi finalmente conquistato.
Quel traguardo che da qui a per sempre vorrà dire solo una cosa, che Bitonto è salita sul tetto d’Italia e si potrà godere assieme a tutti quelli che amano questo movimento, il panorama mozzafiato e rigorosamente neroverde.
Alle 21.33 in punto dunque, col sei a due inflitto in gara tre al Tiki Taka Francavilla grazie alle reti di Renatinha (3), Luciléia (2) e Diana Santos, le ragazze del patron Silvano Intini sono state proclamate campionesse d’Italia di serie A per la prima volta nella propria storia.
Un successo, che segue quello dello scorso venti tre aprile in Coppa Italia e che spalanca la strada a quelli futuri.
LA PARTITA
Mister Gianluca Marzuoli sceglie di partire col cinque composto da Castagnaro, Diana Santos, Cenedese, Renatinha e Lucileia.
Al 4′ Tampa rientra sul sinistro e calcia, ma Castagnaro è attenta e devia in spaccata.
Sul ribaltamento di fronte Cenedese calcia forte ma centrale da sinistra.
Al 7′ Mansueto a tu per tu con Duda si vede negare la gioia del goal da un super intervento del portiere ospite.
Al 12′ solo il riflesso extraterrestre di Castagnaro da due passi su Tampa salva il Bitonto.
Al 14′ a rompere gli indugi nella gara è Renatinha, che riceve lungo da Castagnaro e di prima al volo fa 1-0 per il Bitonto.
Al 15′ Vanin calcia da destra ma centra il palo esterno.
Il Bitonto si lascia scivolare via la paura ed al 18′ raddoppia con Diana Santos che riceve centralmente da Lucileia e col destro fa 2-0 Bitonto.
Al 19′ però il Tiki Taka rientra in gara e lo fa col goal dal limite di Vanin che colpisce prima il palo e poi la rete per il 2-1 Francavilla.
Al 19′ Bettioli viene espulsa, Diana Santos centra il palo su punizione ma con l’uomo in più il Bitonto capitalizza al massimo e fa 3-1 con Lucileia sul secondo palo all’intervallo.
Nella ripresa mister Marzuoli sceglie di non cambiare e ripropone lo stesso starting five della prima frazione di gioco.
Il Tiki Taka riparte bene e accorcia le distanze al 4′ con Vanin dal limite per il 3-2 Francavilla.
Al 7′ Renatinha ci prova su punizione, ma Duda è attenta e devia sul palo.
All’11’ eccessivo altruismo del Bitonto sotto porta che cestina una clamorosa occasione a porta sguarnita.
Al 14′ il Tiki Taka si gioca il tutto per tutto col quinto uomo di movimento.
Alla prima occasione però il Bitonto è cinico fa prima 4-2 e poi 5-2 a porta vuota con Lucileia e Renatinha.
A chiudere definitivamente i giochi a sei secondi dalla fine è ancora Renatinha che a porta vuota fa 6-2.
Gli ultimi secondi sono quelli dell’attesa che scivola via al suono della sirena finale che proclama il Bitonto campione d’Italia per la prima volta nella propria storia e che dà il via alla festa che dal “Pala Pansini” di Giovinazzo si è poi protratta in città fino a tarda notte. Una notte tutta da vivere. Una notte tutta da ricordare.
Una notte, che porterà dritti ad una nuova alba.