Padre bitontino e madre venezuelana, con una lunga carriera nel baseball americano. Tra i maggiori successi, la vittoria delle World Series 2009 con i New York Yankees, formazione con cui nel 2008 debuttò in Major League. Ha poi militato con altre squadre prestigiose come Pittsburgh Pirates, Atlanta Braves e Miami Marlins.
È il profilo di Francisco Cervelli, di origini pugliesi, ma nato in Venezuela, accolto ieri dal sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci. Atleta di fama internazionale, grazie alla doppia cittadinanza, ha partecipato anche a tre edizioni del World Baseball Classic con la maglia della nazionale italiana.
«Quella di oggi – spiega Ricci – è un’occasione per omaggiare un atleta figlio della nostra terra. Cervelli non è solo un talento sportivo, ma anche esempio di dedizione e passione».
Una passione nata sin dall’infanzia, ricorda lo sportivo, rispondendo alle domande del giornalista Mario Sicolo: «Ho giocato per 18 anni e spesso mi sono infortunato. Ma se potessi rinascere, vorrei sempre e comunque giocare a baseball» racconta, sottolineando come in Italia ci sia poco spazio per questo sport: «Esiste solo il calcio. Anche per questo sono qui. Voglio che il baseball sia un’alternativa».
Un progetto che Cervelli ha iniziato a costruire già in Toscana con un’accademia dedicata a questo sport, la Francisco Cervelli Italian Baseball Academy: «Il mio desiderio è far nascere un’accademia in ogni regione. Specialmente qui, nella città delle mie origini. Bitonto è nel mio cuore, non solo perché qui è nato mio padre. Qui riconosco quel che sono, trovo cultura e amore».