Altro che stagione fruttuosa.
Quella che sta per arrivare può essere un motivo di disperazione per i commercianti delle frazioni, dove l’estate trascorre di solito senza entusiasmanti opportunità di
guadagno.
Lo scorso anno, alcuni esercenti hanno lamentato la scarsa attenzione dell’Amministrazione
nell’organizzazione di eventi a
Mariotto e Palombaio, unica possibilità per
creare un indotto turistico ed economico.
E difatti, i tavoli delle pizzerie e alcuni bar -a parte la
fortunata paretesi delle riprese di “Ameluk”- in alcune serate languivano all’ombra di luci fiacche.
Ma perché
attendere ancora che “Cesare conceda la grazia”?
In altre
parole, perché indugiare nella speranza che sia sempre qualcuno dall’esterno a rivolgere il suo sguardo pietoso alle periferie?
Da qualche giorno, è stato pubblicato un avviso pubblico per la realizzazione di
eventi nell’ambito della Bitonto estate 2014. Un intervento
che ha come fine “valorizzare
e promuovere il patrimonio
storico-artistico di Bitonto e delle frazioni” attraverso un cartellone di
manifestazioni.
Sarebbe interessante, allora, se associazioni teatrali, gruppi musicali o
enti presenti a Mariotto e Palombaio si attivassero per far inserire
la propria propostatra le manifestazioni.
Per quanti non avessero dimestichezza
con l’albo pretorio on line, chiariamo che
l’avviso pubblico, nello specifico, fa riferimento a Mariotto e Palombaio nel punto C, quello relativo agli eventi di prossimità. Ovviamente, l’intento è fare in modo che la popolazione non si concentri
solo nelle suggestive location del centro storico, ma che vengano animate anche le altre piazze o strade dislocate sul territorio.
Perciò, tutti gli interessati potranno presentare una proposta entro il 15 maggio, compilando l’apposita
modulistica che si trova sul sito del
Comune, e ambire a organizzare manifestazioni artistiche o sportive nei quartieri bitontini e nelle frazioni, previa valutazione da parte dell’Amministrazione. Un’occasione valida soprattutto per i giovani, che
in questo modo potranno divertirsi e
far divertire i residenti, favorendo un auspicabile incremento del turismo e degli introiti.
Certo, per tutti questi “soggetti
portatori di interesse” non c’è
speranza di ricevere un compenso, giacché il
Comune si occupa perlopiù di pagare la SIAE, dei costi logistici necessari alla
realizzazione dell’evento e di quanto concerne la pubblicizzazione. Ma può essere solo il denaro a muovere il
mondo?