Bitonto è una “città gentile”. A sancirlo, ieri, nel teatro Traetta, la firma, da parte del sindaco Francesco Paolo Ricci, del Manifesto delle Città Gentili, che conferma l’adesione del comune al Movimento Italia Gentile, che si pone l’obiettivo di diffondere il valore della gentilezza. Un movimento promosso dall’organizzazione “My Life Design”, fondata dal biologo naturalista Daniel Lumera.
È il 57esimo comune ad aderire. Con la sottoscrizione, Palazzo Gentile si impegna ad essere tale non solo nel nome, ma in maniera reale e concreta e a realizzare a cadenza annuale progetti ispirati ai suoi dieci punti a beneficio dei cittadini e dell’ambiente. La città, dunque, esprime in tal modo l’adesione ai valori di gentilezza, gratitudine, felicità, perdono e ottimismo. Principi che, per la scienza, avrebbero un impatto diretto sul nostro dna, contribuendo a contrastare i mali del nostro secolo, come ansia, stress e depressione.
«L’appello di cui il Comune di Bitonto, con questa iniziativa, vuole farsi portavoce è a riscoprirci comunità, ad unirci, anziché dividerci, a preferire l’amore alla discordia, a parlarci per superare le difficoltà» è il commento del primo cittadino, che invita a diffondere il messaggio tra amici e famiglia: «Dobbiamo dare l’esempio e il sindaco deve farlo prima di tutti. Alle critiche e alle offese, rispondiamo con un gesto di bontà e gentilezza».
Appello ribadito anche dall’assessora Silvia Altamura, ricordando come l’idea sia nata subito dopo l’uscita dal difficile periodo della pandemia: «La gentilezza è dare una mano alle persone che chiedono un aiuto».
«La gentilezza incide sul benessere, come dimostra anche la scienza. È la cooperazione che ci aiuta a vivere meglio, non la competizione» spiega Lumera, facendo appello ad una comunicazione gentile, «anche e soprattutto in politica».