Seconda puntata della rubrica firmata da Pasquale Fallacara, appassionato studioso di storie locali, e dalla sua benemerita associazione Bitonto da Riscoprire.
Durante le mie brevi vacanze in Campania mi sono recato in Napoli, presso la chiesa di Santa Maria in Pizzofalcone, per rintracciare la lastra tombale di un nostro ormai dimenticato AVO bitontino. LE ricerche hanno dato esito positivo.
In origine tale lastra era posta in un pilastro della chiesa, successivamente fu traslata e posta sul piano di calpestio. Per tale motivo oggi è quasi illeggibile.
Nato a Bitonto il 28 Aprile 1735, fu battezzato il giorno seguente nella locale chiesa di San Giacomo, unitamente al suo gemello Vincenzo (o meglio Vincenzo Onofrio Giuseppe Gioacchino Gaetano Maria Vitale, futuro Arcivescovo di Malta). Ebbe come genitori il nobile Fabio Labini e la nobil donna Lucrezia Scaraggi. Monaco teatino di grande valore, ricoprì la carica di Direttore Spirituale dell’Imperatrice Maria Teresa e Luisa Maria Granduchessa di Toscana, dando alle stampe opere importanti e molto apprezzate. Nel 1785 per le sue virtù fu eletto Sommo Pontefice Vescovo di Nazareth a Barletta. Fu il primo “istruttore e confessore” delle Principesse (Catalogo dé cappellani maggiori del Regno di Napoli e dé confessori delle persone reali). Sopraffatto da una malattia, che da tempo lo consumava, morì in Santa Maria di Pizzofalcone (Napoli) il 22 Dicembre del 1791. Nella chiesa, fu posta una lastra commemorativa, iscrizione fatta eseguire da D. Francesco Daniele, Istoriografo di Corte. (Notizie storiche tratte dal prezioso volume intitolato “Bitontini alla Corte del Principe di Malta”, di Laura Fano e Michele Muschitiello).