In mattinata nella sala degli Specchi del Palazzo di Città del Comune di Bitonto, il Segretario Generale della UST CISL BARI, Giuseppe Boccuzzi, ha partecipato a
“Ancora una volta, le scelte governative contenute nella legge di stabilità 2015 e nel Decreto Legge Enti Locali n.78/2015, in aggiunta ai precedenti tagli operati dalle norme di finanza locale susseguitesi nel tempo, hanno scaricato a valle e cioè sulla pressione fiscale e quindi sui cittadini il peso degli oneri della finanza pubblica”.
Sono state queste le prime parole rilasciate ai taccuini dei colleghi del Quotidiano italiano dal segretario della Cisl barese Giuseppe Boccuzzi, a margine dell’incontro programmato dall’Assessore al Bilancio del comune di Bitonto Michele Daucelli, per illustrare il bilancio di previsione 2015 e i relativi allegati alle rappresentanze sindacali.
Il segretario ha così proseguito: “Prendiamo atto di un comportamento virtuoso dell’Amministrazione Comunale bitontina, che pur attraverso un aumento dell’aliquota TASI di un punto rispetto al 2015 (dall’1,5 al 2,5) e di un’addizionale IRPEF comunale dal 4 per mille al 7 per mille, attraverso il mantenimento e l’allargamento delle fasce di esenzione, una su tutte quella relativa all’addizionale che arriva fino ad una sogli di reddito di 13.000 euro, porta il Comune di Bitonto ad essere comunque uno dei Comuni della Provincia con una tassazione complessiva locale in linea alla media”.
“Alla luce di tutto ciò – ha osservato il sindacalista – appare evidente l’insostenibilità delle politiche governative in tema di fisco del Governo centrale, che non smette di tagliare alle comunità locali risorse vitali per il normale di funzionamento e per il soddisfacimento minimo dei bisogni della collettività. Un Comune come Bitonto che perde 10 milioni di trasferimenti negli ultimi 4 anni, non può che costringere i cittadini e le loro rappresentanze sociali ad esprimere serie preoccupazione per il futuro delle comunità locali”.
“Apprezziamo, infine, lo sforzo del Comune di Bitonto di valorizzare la spesa sociale con un investimento di risorse pubbliche pari a 7,5 milioni in un anno“, ha concluso Boccuzzi.