Nella Sala degli
Specchi del Palazzo di Città è
stato presentato, ieri, il Bando Regionale “NIDI” – Nuove Iniziative
d’Impresa e si è aperto un dibattito su questioni come il credito agevolato, l’assistenza e i programmi di rilancio delle attività.
Fra i presenti, Franco
Bastiani, Coordinatore Provinciale Confartigianato, che ha preso le redini
dell’incontro, Michele Valeriano,
Presidente Centro Comunale Upsa – Confartigianato di Bitonto, Gaetano Minenna, Presidente Cooperativa
Artigiana di Garanzia di Bitonto, Michele
Daucelli, Assessore al Bilancio e alla Programmazione Economica, Rocco Mangini, Assessore al Marketing
Territoriale e Politiche del Lavoro, Sapia
Monica Cariello, Consulente Centro Comunale Upsa – Confartigianato di
Bitonto, Pasquale Valla, Presidente
Collegio Sindacale della Cooperativa Artigianale di Garanzia di Bitonto e dirigenti della Banca Popolare di Puglia e
Basilicata.
La presentazione del nuovo bando NIDI è stata preceduta dai dovuti saluti ad ex componenti del
Confartigianato di Bitonto e dagli interventi dei rappresentanti
dell’amministrazione comunale. « Non si
tratterà solo di NIDI – ha asserito Bastiani– che costituisce un’opportunità per i
giovani che hanno perso o cercano un lavoro. Lo chiamerei “Vertenza
Artigianato”. Il momento che stiamo attraversando è particolare e ci invita ad
essere realisti per superarlo». L’AssessoreDaucelli ha manifestato la sua
soddisfazione circa le iniziative del Confartigianato di Bitonto come rampa di
lancio per i giovani: «Contro questa
crisi che ci attanaglia è necessaria inventiva e mi auguro che NIDI sia il
supporto giusto, dopo Bollenti Spiriti».
Il Presidente Vallaha spiegato cosa siano l’Upsa e la Cooperativa Artigianale di Garanzia. Per
quanto concerne il primo ente, ha sottolineato la sua apertura a medie e
piccole imprese, il fatto che patrocini l’INAPA, il CAAF e fornisca convenzioni
economiche agli associati. Ha annunciato l’apertura di uno sportello per la
consultazione all’interno del nostro Comune.
La Cooperativa Artigianale di Garanzia agevola nella
concessione di mutui e dà la garanzia a chi ha bisogno di liquidità. Essa è in
attività dal 1975 e ha come soci medie e piccole imprese, agricoltori iscritti
alla Camera Commercio e professionisti non regolamentati. E’ necessario essere
iscritti all’Upsa per poter usufruire dell’aiuto della Cooperativa di Garanzia.
«Ringrazio la
Confartigianato e Valeriano – è intervenuto l’Assessore Mangini –, che cerca di promuovere iniziative positive e propositive anche a prezzo della sua salute. Credo che queste
siano opportunità buone in un momento di crisi. La nostra intesa con la
Confartigianato è ben solida. Devo lanciare solo la sfida della creazione di un
artigianato creativo poiché si agisca sulla qualità. L’augurio è che si
raccolga la semina soprattutto nel territorio bitontino».
In seguito l’avvocato Cariello ha tenuto la sua relazione sul nuovo Bando Regionale NIDI,
nato con la delibera dell’ottobre 2013. L’intento di NIDI è quello di
promuovere opportunità concrete per chi ha difficoltà come la disoccupazione.
Agisce a livello nazionale, europeo e locale e si rivolge soprattutto alle
donne, ai giovani e agli immigrati. Sostiene a livello finanziario chi vuole
aprire un’impresa garantendo l’accesso al credito. Attira nuove risorse e idee,
trasformandole in iniziative economiche. L’accesso a NIDI è disciplinato. Sono
ammessi i giovani con età compresa fra i 18 e 35 anni, le donne che hanno più
di 18 anni, i disoccupati, le persone in procinto di perdere un posto di
lavoro, le aziende interessate al passaggio generazionale, gli artigiani, i
commercianti, i liberi professionisti e la cittadinanza tutta.
Il primo stadio è rappresentato dalle seguenti tappe: presentazione
della domanda telematica con la descrizione dell’impresa, presentazione dei
preventivi, indicazione degli estremi catastali dell’impresa.
Dopo la verifica dei requisiti, si passa al colloquio
di tutoraggio. La commissione, che esaminerà il soggetto richiedente aiuto,
formulerà l’istanza in base alle sue competenze, alla validità della sua
candidatura e tecnico-economica.
Di seguito, il candidato avrà 15 giorni a disposizione
per presentare eventualmente la documentazione mancante.
NIDI assicura un iniziale prestito del 50% e dopo 6
mesi, con almeno il 75% degli investimenti, la totale somma. Il 50% del
prestito è a fondo perduto, la restante parte è prestito rimborsabile. Per
ottenerlo è necessario essere in grado di coprire una determinata liquidità
come l’IVA.
«La Regione
intende accertarsi con la verifica che l’iniziativa sia seria- ha affermato
il coordinatore provinciale -. Troviamo
molto stringenti le modalità d’azione durante il colloquio. Necessarie una
maggiore generosità e semplificazione. Le banche devono e possono venire
incontro a coloro che son “soggetti non bancabili”».
I dirigenti della Banca Popolare di Puglia e
Basilicata, Calabresi e Silvestri,
hanno precisato che l’iniziativa sia l’anello finale delle rappresentanze e sia
essenziale perché vicina al territorio.
Il sistema bancario non risolve i problemi, ma può solo
aiutare. «La nostra banca è vicina al
cittadino – ha dichiarato il Dott.
Calabresi – e se non eroga, è per la crisi che dal 2006
pesa sulle nostre spalle. Se si è erogato in passato, lo si è fatto troppo
prima e purtroppo anche male. Ora se si eroga poco, è per mancanza di valide
iniziative. Su Bitonto stiamo cercando di far qualcosa di simile a quanto fatto
a Gravina con la collaborazione di tutti».
L’Assessore Daucelliha voluto precisare: «Ritengo che il
fondo fornisca tempi sufficienti per coloro che han serietà. La disponibilità
dell’amministrazione per queste iniziative è totale. La colpa non è solo del
cittadino, ma anche della banca che ha perso il suo ruolo istituzionale. Questa
iniziativa è innovativa e rivoluzionaria».
Successivamente si è tenuto un dibattito con il quale sono stati forniti chiarimenti come la
totale distinzione fra le iniziative di NIDI e del Comune. «Non c’è futuro senza crescita – ha concluso Bastiani-. La crescita dipende dall’uomo. Il lavoro lo
sviluppano le imprese, le scuole non producono niente, tranne che la
formazione. La produzione fa benessere. Su Bitonto dal 2009 al 2013 abbiamo perso 100 imprese. Son necessari un
sistema di verifica e collaborazione. Noi vogliamo fare di più».