L’aumento del costo del gasolio alla pompa fa registrare la reazione delle categorie che utilizzano il carburante per l’esercizio delle proprie attività d’impresa. In particolare la categoria degli ambulanti, per la quale il costo del carburante rappresenta uno dei più importanti tra quelli gestionali, esprime profonda preoccupazione. Dall’Ufficio di Presidenza CasAmbulanti è il Presidente Savino Montaruli a dichiarare: “il balzo in avanti del costo del gasolio, anche già sopra i due euro a causa del mancato rinnovo del taglio delle accise deciso dal Governo Meloni, sta nuovamente mettendo in stato di agitazione la categoria degli ambulanti che utilizzano il carburante per l’esercizio delle proprie attività, senza mai aver usufruito di alcun benefit né credito d’imposta al contrario di altre categorie produttive. Quei 18 centesimi in più (per il momento!) dovuti proprio al mancato rinnovo dei tagli alle accise rappresenta già un problema e se dovesse continuare il balzo in avanti significherebbe fermare i mezzi di lavoro. Gli aumenti dei carburanti – continua Montaruli – rappresentano anche un’ulteriore
preoccupazione perché incide sui bilanci familiari e questo significa che i consumi vanno sempre più giù. Da un lato, dunque, l’aumento dei costi di gestione, dall’altro la diminuzione dei consumi quindi degli incassi. Un mix micidiale che mette a rischio molte migliaia di imprese in prossimità del periodo peggiore dell’anno per il piccolo commercio sulle aree pubbliche che è rappresentato dai mesi di gennaio e di febbraio. A fronte di tutti questi elementi di preoccupazione è sempre più assordante il silenzio della politica e persino delle Istituzioni che continuano ad ignorarne la gravità anche rispetto alla tensione sociale ed al dramma occupazionale che è sotto gli occhi di tutti ma che in molti continuano a far finta di non vedere” ha concluso Montaruli.