Cosa c’è dopo la morte? A questa
annosa e secolare domanda cerca di trovare risposta l’Associazione Italiana
Ricercatori del Mistero- AIRM, un’associazione culturale, apolitica e senza
fini di lucro composta da numerosi appassionati ed esperti di storia, arte e
paranormale.
Scopo di questa realtà è
principalmente quello di studiare le antiche tradizioni e gli aspetti
filosofico- religiosi e storico-esoterici delle più svariate culture del mondo.
In particolare, le numerose indagini
condotte dai suoi soci, promosse e guidate dal presidente dell’AIRM, Mario
Contino, e dalla sua vice, Rosalba Mezzina, riguardano non solo l’iconologia
storica, il simbolismo esoterico- religioso e le leggende popolari ma anche la
ricerca nell’ambito del paranormale e delle pseudo scienze, come ad esempio lospiritismo o l’ufologia.
Anche Bitonto è stata oggetto
dell’interesse di questi attenti ricercatori che, lo scorso 23 gennaio, grazie
all’impegno attivo dell’unico socio bitontino, Nicola Peloso, hanno condotto
una meticolosa indagine in alcune cripte del cimitero per approfondire
un’antica leggenda circa la presenza di un teschio con monete sugli occhi e
sulla bocca che la tradizione farebbe risalire all’epoca pre-cristiana.
La troupe, armata di tute
protettive, mascherine ed una sofisticata strumentazione, nel pieno rispetto
della dignità dei defunti, ha, dunque, perlustrato le antiche cappelle
cimiteriali alla ricerca di elementi scientifici per poter datare il teschio in
questione e dell’eventuale presenza di attività paranormale a seguito dellesegnalazioni di alcuni cittadini che dichiaravano di aver sentito voci ed
intravisto ombre.
I risultati saranno mandati in
onda nel corso della prossima stagione televisiva della trasmissione “Mistero”,
di produzione Mediaset. L’associazione ha, però, diffuso alcune anticipazioni:
da una parte, sembra difficile poter confermare la leggenda dell’origine
pre-cristiana del teschio, dal momento che le monete rinvenute risalirebbero ad
epoche più recenti. Molto più interessanti sono, invece, i dati relativi al
paranormale. Le strumentazioni utilizzate, infatti, hanno consentito di
rilevare numerose anomalie quali rumori di passi all’interno di una cappella
vuota, voci registrate su frequenze anomale (in particolare una voce che, in
risposta ad una domanda pronunciata in latino, avrebbe detto la parola
“AVE”), campi elettromagnetici anomali e strane condensazioni biancastre.
Inquietanti per alcuni,
sciocchezze per gli scettici, appassionanti per chi ci crede, questi dati
meritano comunque di essere approfonditi dai ricercatori che hanno già in
programma una seconda indagine sul posto.
A breve, inoltre, anche nella
nostra città il presidente dell’AIRM presenterà il suo ultimo libro “Puglia.
Misteri & Leggende” edito da Artebaria Edizioni, con l’intento di far
conoscere questa realtà che, pur invisibile ad occhio nudo, riesce a mostrarsi
a chi è disposto a mettere da parte lo scetticismo ed a credere in qualcosa di
altro, di diverso, di paranormale.