Si è tenuto ieri, presso la sede della
regione Puglia, Assessorato al Welfare, il tavolo di crisi chiesto dalla FLP sulla questione del Maria Cristina di
Savoia di Bitonto.
Il tavolo è stato composto dal Dr.
Pierluigi RUGGERI Dirigente Regionale, Dr. Vincenzo PICARDI nuovo Direttore
generale dell’ASP Bitontina, il Sindaco di Bitonto Dr. Michele ABBATICCHIO e le
organizzazioni sindacali.
La relazione iniziale del Direttore
generale dell’ASP ha confermato tutto
quanto fin’ora ha sempre sostenuto la FLP, ovvero dell’incapacità
manageriale del Cda e dell’ex Presidente Dr. Elia, nella gestione del settore.
È anche emerso che talune attività lavorative per l’ASP non sono state attivate
per volontà dell’Amministrazione dell’Istituto, quindi creando una crisi
irreversibile. Inoltre, fin’ora, è emerso che il debito è oltre di 450mila euro
( ma la cifra è destinata a crescere e si pensa attorno alle 650 mila euro) e
che occorrono nuove commesse per sostenere le spese. Il Dr. PICARDI sta
rivedendo gli affitti (bassi) che riscuote l’ASP dalla ASL e dalle cooperative
ospitate all’interno del Maria Cristina.
La dose delle negatività della gestione
dell’Istituto è stata rincarata dal Dirigente della Regione che, senza mezzi
termini, ha detto chiaramente che o si affronta il problema economico con un
piano di risanamento serio e con tagli al personale o si chiude l’Istituto.
A questo punto è intervenuto il Sindaco di
Bitonto che ha dichiarato che è oltre un anno che è pronto ad assegnare l’asilo
nido all’ASP, che ha proposto altre attività all’Istituto che non sono mai
state avviate dal CdA.
È rimasto meravigliato dalle risultanze del
Direttore Generale, comunicando che ha già consegnato il nominativo proposto
dal comune per la carica di Presidente al Maria Cristina.
La FLP, che è l’unica sigla sindacale che sta ancora in stato di lotta per i
diritti dei lavoratori e il rilancio del Maria Cristina di Savoia, ha chiesto l’immediato pagamento di tutto
il credito maturato dai lavoratori che sono ormai allo stremo psico fisico.Ha proposto che il CdA faccia la richiesta immediata alla Regione per l’autorizzazione
a mettere in garanzia il patrimonio dell’Istituto al fine di ottenere un maxi
mutuo per risanare il debito e rimettersi in carreggiata.
Ha anche chiesto la riqualificazione del
personale con una nuova e reale pianta organica, atteso che è obbligatorio che
il personale che è a contatto con i
minori debba avere la qualifica di OSS. L’intervento presso
l’Assessorato Regionale alla salute per una mobilità del personale
eventualmente ritenuto in esubero e l’incremento
dell’offerta dei servizi anche al di fuori del core business.
Purtroppo in questi ultimi due anni il
Maria Cristina di Savoia ha vissuto un periodo di totale decadenza per
l’incapacità degli amministratori nominati e per la sordità dei politici
Comunali e Regionali alle critiche del Sindacato e in particolare della FLP.