Dopo
un periodo di caos totale, fatto di scioperi, proteste e stipendi mancati (e
poi elargiti), e dopo oltre un mese di carica vacante, l’Azienda servizi alla
persona (Asp) Maria Cristina di Savoia ha un nuovo presidente.
Che in realtà
nuovo non è, perché l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, ha deciso
di riaffidare la presidenza del Consiglio d’amministrazione ancora a Giuseppe
Elia, in carica dal 2006 e che il 26 marzo aveva gettato la spugna (http://www.dabitonto.com/cronaca/r/dal-cda-al-presidente-dimissioni-in-massa-all-asp-maria-cristina-di-savoia-e-adesso-che-succede/2888.htm).
La
scelta di confermare il professore bitontino, già nell’aria da alcune
settimane, se da un lato impedisce alla struttura di incontrare scenari poco
piacevoli come il commissariamento e può rappresentare un attestato di stima
verso l’operato di Elia, dall’altro può essere intesa come un qualcosa di
comodo, di più semplice e di pilatesco da parte degli uffici regionali, che
ancora una volta, forse, rinviano l’analisi della questione Maria Cristina di
Savoia.
Fatto
sta che con la (ri)nomina del presidente del corso di laurea in Scienze
dell’educazione all’Università degli studi di Bari e con la formazione del
nuovo Cda, si tenta di mettere finalmente fine a un periodo davvero
difficile per l’azienda.
Periodo che scoppia agennaio, quando i sindacati dei 22 dipendenti protestano per i mancati
stipendi e per la gestione, a loro dire tutt’altro che efficiente, della
struttura. La situazione presto degenera, e si chiede invano l’intervento delle
istituzioni legate all’Asp, ma soltanto il Comune (che tenta di affidare nuovi
servizi e compiti) risponde, mentre Provincia e Regione sembrano essere
scomparse.
A marzo, poi, si dimette prima il Consiglio di amministrazione e poi
il presidente Elia, già in proroga dal 2009. I dipendenti, nel frattempo,
continuano a protestare e lo fanno direttamente a Palazzo Gentile, dove
chiedono che sia Palazzo Gentile a prendersi cura dell’Azienda.
E monta, nel frattempo, anche la strumentalizzazione politica.
Il 5 maggio, allora, la Regione nomina Elia “nuovo” presidente.
Ci sarà davvero l’alba di un giorno
migliore?