Mentre in ogni città gruppi di giovani si
preparano a indossare maschere mostruose, dandosi a ogni tipo di eccesso, la
comunità mariottana si organizza per riscopre il senso originario della festa
di Ognissanti.
Niente costumi che esteriorizzino i fantasmi della
nostra coscienza. Né tantomeno scherzetti di pessimo gusto, che svelino
l’abbrutimento di questa società e ne accentuino l’inosservanza delle più
semplici norme del vivere civile.
Il parroco del paese, infatti, ha invitato i
mariottani a festeggiare Holyween, esponendo alla finestra della propria
abitazione l’effige del santo a cui si sentono più devoti e mettendo sui balconi
un lume, cosicché la luce possa rischiarare la notte delle streghe.
Allo stesso modo, tutti i bambini sono chiamati a partecipare
a una festa che si svolgerà nei saloni parrocchiali, vestiti da angioletti e
portando del cibo da condividere.
“Questa
proposta è un modo per farci riscoprire la figura dei santi”, spiega il
parroco don Emanuele Spano, “non ha senso
per noi cristiani festeggiare una ricorrenza di luce e santità con il buio e le
brutture. Inoltre, vogliamo educare i bambini a divertirsi in modo sano,
invitandoli a non andare per le strade a terrorizzare anziani e ammalati”.