La campagna “Adottiamo un composter” produce buoni frutti. A giudicare, infatti, dalle richieste (più di 30) già pervenute in questi giorni nella sede dell’Azienda Servizi Vari, in via Quorchio, l’idea del compostaggio domestico ai bitontini sembra piacere.
L’iniziativa partita da un paio di settimane su iniziativa congiunta dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Bitonto e dell’ASV Spa, offre in comodato gratuito compostiere, da utilizzare per l’auto smaltimento dei rifiuti organici, a quanti abbiano a disposizione uno spazio verde (giardino, orto, area verde) di almeno 20 mq, nel quale utilizzare il fertilizzante (compost) prodotto con il compostaggio domestico.
L’offerta si rivolge ai residenti nel centro urbano e nelle due frazioni di Palombaio e Mariotto, che risultino regolarmente iscritti a ruolo per il pagamento della tassa sui rifiuti. Per le richieste, da presentare direttamente alla sede dell’Azienda Servizi Vari, c’è tempo sino al 31 dicembre; l’assegnazione seguirà l’ordine cronologico delle domande.
I contenitori a disposizione sono in materiale plastico aerato, studiato per praticare il compostaggio in piccoli giardini senza generare cattivi odori o attirare animali indesiderati. Hanno una capacità di circa 300 litri, altezza di 98 cm e base rettangolare di 59×79 cm.
Nella compostiera possono essere smaltiti tutti i rifiuti organici (sfalci, foglie, scarti di frutta e verdura, residui di cibo), che, in seguito al processo di digestione da parte di microrganismi, si trasformano in un terriccio riutilizzabile nelle normali pratiche di giardinaggio come ammendante e fertilizzante.
“Si tratta – commenta l’assessore all’ambiente Domenico Incantalupo – di un’iniziativa utile a potenziare i risultati della raccolta differenziata. Quanti, infatti, aderendo al nostro invito, si convertiranno al compostaggio domestico contribuiranno a ridurre le quantità di rifiuti complessivamente conferite e, nella prospettiva futura dell’introduzione della tassa sui rifiuti puntuale (TARIP), contare anche su un risparmio in termini economici. Inoltre per i residenti nelle frazioni, assillate dal triste fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti, il compostaggio domestico può rappresentare un modo concreto per ridurre i rifiuti organici, di cui oggi si sbarazzano impropriamente e incivilmente in periferia e nelle campagne”.
“Il bilancio delle prime settimane di campagna – aggiunge Incantalupo – sono confortanti e segnano un certo interesse da parte dei cittadini per questa forma di smaltimento a domicilio in voga da molti anni in altre regioni italiane. Per questo abbiamo concordato con l’ASV un presidio informativo itinerante nelle principali piazze cittadine per incontrare la gente e spiegare loro modalità e vantaggi del compostaggio domestico”.
Sul fronte del potenziamento della raccolta differenziata il nuovo anno, ormai alle porte, porterà in dote l’avvio del progetto finanziato con 236mila euro di fondi FESR dalla Regione Puglia, che prevede l’introduzione di un sistema telematico di controllo dei conferimenti con l’uso di bidoncini dotati di microchip per ciascun utente servito dal “porta a porta” nel Centro storico di Bitonto e a Palombaio e Mariotto. I due automezzi attrezzati con la strumentazione che rileverà in tempo reale le quantità di rifiuti conferiti dai cittadini nei bidoncini “tecnologici” sono già stati consegnati (vedi foto) e in queste settimane Ufficio Ambiente comunale e ASV stanno predisponendo il piano operativo per la distribuzione dei nuovi contenitori nelle zone interessate, in modo da essere pronti a partire a gennaio 2015.
“Anche in questo caso – spiega l’assessore all’ambiente – gli sforzi organizzativi che stiamo compiendo vanno nella direzione di migliorare qualità e quantità della raccolta differenziata a Bitonto. Per ottenere i risultati attesi da noi e dalla Regione, è fondamentale la collaborazione attiva dei cittadini, chiamati ad accogliere la novità tecnologica, senza diffidenza, ma guardando alle conseguenze positive che il successo dell’operazione potrà avere sull’ambiente e sulle proprie tasche, perché si tratta di introdurre metodi innovativi di raccolta differenziata integrata, imprescindibili se si vuole raggiungere il duplice obiettivo di incrementare le percentuali di differenziata e di introdurre un meccanismo di pagamento della tassa rifiuti collegata alle quantità prodotte individualmente”.