Ha 22 anni Carmen d’Andrea e lunedì comincerà l’aspirantato religioso nel nostro Monastero “Santa Maria delle Vergini” di Bitonto. La giovane donna è seconda di due figli, nata da mamma Anna e papà Gaetano, e vive ad Eboli (Sa). La prima volta è stata nostra città per presentare il suo libro “Innato Amore. ‘Grate’ di libertà”, presentato dal nostro collega Michele Cotugno Depalma nel foyer del teatro “Traetta”, un modo per far conoscere la vita monastica al mondo esterno. Carmen ha cominciato la sua esperienza religiosa nel 2014.
“Era l’11 maggio di quell’anno quand’ho vissuto la mia prima giornata in un Monastero di clausura – racconta la giovane -. Avevo 15 anni ma sentivo il forte bisogno di scoprire il silenzio. Durante lo studio del monachesimo nel programma di pedagogia al liceo mi sono sentita spinta verso questa realtà. Così ho conosciuto la comunità monastica di “Sant’Antonio Abate” della mia città, Eboli, e la Madre Abbadessa Ildegarde Landi. Sono cresciuta anche con loro e conoscendole mi sono ricreduta sulla loro figura, spesso al di fuori del Monastero viene fraintesa”.
Il giorno di svolta è stato il 5 novembre 2018: ho iniziato a viaggiare tra Campania e Puglia per il libro che ho presentato a Bitonto, con me c’erano i miei genitori e un’altra poetessa. In quell’occasione ho conosciuto la realtà monastica bitontina e la Madre Abbadessa Mariacarmela Modugno: sentivo che la sua presenza non era stata messa nella mia vita per caso e qualcosa di forte mi ha spinta in quella città, in quel monastero. Forse ero destinata da sempre a questa terra”.
“Ce ne ho messo di tempo per decidermi – ha chiarito Carmen -. All’inizio è stato un trauma anche per me, avevo iniziato il percorso monastico ad Eboli e lasciare le compagne è stata la cosa più difficile. E poi dirlo ai miei genitori, ai miei amici, però sono stata fortunata: non mi hanno mai lasciata sola, infatti lunedì mi accompagneranno loro a Bitonto e poi saluteranno la comunità da fuori, da lontano, anche per via delle normative anti contagio. Ho dovuto fare il tampone per sicurezza, risultato negativo, e per evitare contatti sto salutando tutti i miei amici dal balcone, come se fosse una serenata romantica”.
“Mi aspettavo una reazione negativa da parte dei miei genitori. Invece sono commossi, come tutti. Sarà perché mi hanno vista felice, determinata. Certo, avrebbero preferito Eboli o la missione. Ma così doveva andare. Al cuor non si comanda! È lo stesso procedimento dell’innamoramento. Ti innamori per tanti motivi, però non lo sai spiegare fino in fondo. Allora ti vivi questo momento magico che solo l’Amore può creare”.
“È difficile lasciare la vita che ho condotto finora. Posso dire di aver vissuto una vita felice e sono sicura che continuerà ad esserlo. Mi rendo conto che non è una scelta semplice, è una scelta bella tosta, soprattutto a 22 anni. Ma sento che non si può più rimandare. Vada come vada potrò dire di averci provato e in ogni modo sarà bellissimo. Questa sarà l’avventura più bella. Con Gesù è sempre un’avventura”.
“La preghiera sarà assicurata per tutti! Specialmente in questo periodo e anche io mi affido alla preghiera degli altri”, ha concluso Carmen.
E noi aspettiamo Carmen a braccia aperte.