“Si, queste sono le parole sincere che il mio cuore desidera esprimere pubblicamente al mio paese nativo, Bitonto.
Sono una madre “ferita” ora, e oltre ogni ferita fisica che possa esserci, c’è quella di aver temuto per la Vita del proprio figlio.
Colei che era bloccata nella macchina dopo un grave incidente e che vedendo il proprio figlio grondare sangue è riuscita ad uscirne per correre a prenderlo tra le braccia e bloccare la ferita con le proprie mani. Scrivo questo non perché sono una eroina, a ogni madre credo si svegli l’istinto animale dinanzi al pericolo del proprio cucciolo, ma lo scrivo per rendere l’idea dell’accaduto, perchè possiamo stringere coloro che abbiamo al nostro fianco con tutto l’amore che abbiamo e questo è un grande dono.
Un grande dono, uno dei tanti vissuti nella giornata del 7 Gennaio.
Troppe volte leggo di gesti di inciviltà, oggi voglio esprimere la mia GRATITUDINE a gesti di grande umanità:
dai testimoni dell’accaduto che si sono fermati per soccorrerci, alla persona con cui è avvenuto l’incidente che si è prodigata a chiamare i soccorsi; al nostro angelo nelle vesti di una signora che, non essendo disponibili ambulanze e appurando che ci muovevamo, ci ha di corsa accompagnati in ospedale aiutandomi a tenere vigile il bambino nei momenti di confusione che a tratti vivevo.
Arrivati in ospedale ci hanno immediatamente soccorsi, accolti, aiutati, nel miglior modo possibile. Ringrazio tutti tutti coloro che all’ospedale S. Paolo erano di turno, dalla Caposala a tutta la sua equipe del pronto soccorso, dai medici di chirurgia plastica al reparto di neurologia infantile, dal reparto di radiologia a quello di cardiologia.
Grazie perché oltre alla professionalità ci avete offerto gesti teneri e di vicinanza umana, che sono anch’essi una grande medicina.
Ringrazio il Da Bitonto per questo spazio che mi permette personalmente di raccontare di essere stata testimone di grandi gesti da parte di grandi cuori.
Carmen Granieri