Ultimo appuntamento questa sera con la rassegna “Liberi Sognatori” prodotta da Taodue.
Anche oggi alle 21.10 su Canale 5 sarà trasmesso un film di chiaro impegno civile. Si tratta di “Una donna contro tutti”, ispirato alla storia della 33enne Renata Fonte, l’assessore di Nardò assassinata dalla mafia il 31 marzo 1984 per essersi opposta alla speculazione edilizia nell’area di Portoselvaggio.
La vittima sarà interpretata da Cristiana Capotondi, ma ben 3 sono i bitontini nel cast.
Si tratta di Gianni Lillo, che vestirà i panni del consigliere Filograna, di Mimmo Mancini, che impersonerà il sindaco di Nardò, e di Michele Morrone, nel ruolo di Marcello My, esecutore materiale dell’omicidio.
Proprio quest’ultimo ha raccontato i retroscena dello sceneggiato nel salotto di “Verissimo”, trasmissione del sabato pomeriggio di Canale 5.
“Sarà scontato, ma con questa fiction ho capito che fare i prepotenti è veramente sbagliato – ha dichiarato Michele Morrone –, perché questa persona si è battuta per non fare edificare un centro commerciale orrendo a Portoselvaggio e, se ancora oggi Portoselvaggio gode di questa riserva naturale stupenda, è grazie a lei”.
“Costruire il personaggio non è stato semplice – ha continuato l’attore – perché non avevo a disposizione né fotografie, né biografie, nulla. Io e il regista Fabio Mollo ci siamo basati sulla semplice sceneggiatura e così abbiamo creato Marcello My”.
Nel corso dell’intervista con Silvia Toffanin, il 27enne ha raccontato anche la sua vita privata: dalla perdita del padre a soli dodici anni, al matrimonio con la modella libanese Rouba Saadeh che l’ha reso padre di Marcus di 3 anni e mezzo e di Brando di 5 mesi.
Emozionante il ricordo di papà Natale, della sua infanzia a Bitonto e dell’odore della sua Puglia, dove tuttora vivono i suoi parenti.