Torna a colpire la triste “banda dei registratori di cassa”.
Ieri sera, verso le 0.30, il solito gruppo di giovanissimi delinquenti di
passaggio per viale Giovanni XXIII, dopo la Villa Comunale, non ha resistito
dinanzi alla saracinesca dell’Hegemonya Cafè, in giorno di riposo.
Presto, la serranda suddetta è
stata scardinata e sollevata, la vetrata della porta antimazza è stata infranta e da un buco
non certo largo si sono introdotti nel locale per saccheggiare tutto quello che
era a portata di mano.
Messi a soqquadro tutti i tiretti a disposizione,
compreso ovviamente quello del registratore di cassa.
Tra fondo cassa e spiccioli
vari, il bottino dovrebbe ammontare a circa duecento euro.
Il proprietario del
noto bar, giunto sul posto accorato, spera nell’occhio elettronico delle
telecamere puntate proprio in direzione dell’ingresso.
E s’allibisce per aver
aspettato un’ora le forze dell’ordine, ovviamente allertate con tempestività, e aver visto persino una volante della
P.s. passare dinanzi all’uscio sfondato e sfilare via, pare perché impegnata a
fronteggiare l’emergenza di una rissa.
Insomma, una nottata da dimenticare per
l’imprenditore, che si troverà a coprire danni mestamente imprevisti per circa
mille euro.
Dunque.
Oggi è il giorno della Liberazione, ricorrenza che ricorda i
giovani che donarono il sangue per la libertà del nostro Paese – poi, se i loro
epigoni (cioè noi) al di là di cerimonie e corone di fiori posate sui monumenti
muti, siano riusciti ad onorarlo, è purtroppo un’altra, malinconica storia –,
ma quando riusciremo a sbarazzarci di questi topini malvissuti che ammorbano la nostra quotidiana esistenza?