L’oggetto
del contendere non è tanto l’aumento (i bitontini dovranno pagare
oltre 570mila euro in più di Tari nel 2016), ma quanto i servizi
offerti ai cittadini, non sempre efficienti e impeccabili, e la
“modalità” di pagamento di questo ennesimo lievitamento della
tassazione.
Già,
perché il salasso “colpisce molto più i cittadini che le
imprese”. A gridarlo è laCostituente di sinistra, tutt’altro che favorevole al Piano
finanziario della Tari e, soprattutto, alle tariffe approvate dal
Consiglio comunale di venerdì
(http://www.dabitonto.com/politica/r/consiglio-comunale-1-tari-approvati-il-piano-finanziario-e-le-tariffe-dell-imposta-sui-rifiuti/9630.htm).
“Gli
aumenti – dicono Dionigi
Tafuto e Franco Antonelli, rispettivamente presidente e portavoce
della Costituente – saranno supportati per il 68 per
cento dai cittadini e per il 32 per cento dalle imprese. Una
suddivisione assolutamente inaccettabile per una amministrazione che
dice di essere di centrosinistra. Noi avevamo chiesto una diversa
ripartizione, ma non è stata accettata. Si privilegiano i padroni, e
non va bene”.
Stando
alle ricostruzioni politiche degli ultimi giorni, inoltre, la
decisione politica dell’amministrazione avrebbe spaccato la stessa
maggioranza.
Succede,
infatti, che a metà luglio, il Servizio Ambiente del Comune comunica
che per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti servono oltre
700mila euro in più, che poi, dopo conti approfonditi, scendono a
570mila.
La
Tari, la tassa sui rifiuti, deve aumentare allora.
Iniziano,
allora, gli incontri in maggioranza e quello di giovedì scorso, il
dì antecente il Consiglio comunale, è quello decisivo. La
maggioranza si sarebbe spaccata sul da farsi, e non tutti avrebbero
accettato la linea politica della giunta, poi comunque passata.
E
la spaccatura si è in parte manifestata anche in aula, con il
Partito socialista che si è astenuto dal voto.
“L’aumento
è già odioso – continuano Tafuto e Antonelli – e poi
anche distribuito male. Si è deciso di non far pagare le imprese
perché sono in crisi e non possono pagare. A cosa serve fare la
differenziata se poi si aumentano le tasse? Se Abbaticchio vuole
ripresentarsi alle prossime elezioni, deve fare molto ma molto di più
sul sociale”.
Questione
Cerin. La Costituente, poi, non
ha digerito il Consiglio monotematico sulla Cerin di oltre un mese fa
(http://www.dabitonto.com/politica/r/consiglio-comunale-dedicato-all-affaire-cerin-zero-a-zero-l-assise-non-s-esprime-sulla-questione/9350.htm).
“Le nostre risposte
sono state disattese – sottolineano
– e invece noi
pretendiamo di sapere la verità sui nostri quesiti”.