Ci sarebbe anche un bitontino tra i 109 indagati per l’inchiesta
“Marenero”, coordinata dal sostituto procuratore Maurizio Carbone e condotta dalla Guardia di finanza di Taranto su una presunta
organizzazione dedita al furto di gasolio dalla centrale Eni del capoluogo
ionico.
In base all’accusa, pare esistesse un’organizzazione che avrebbe sottratto il gasolio destinato al rifornimento delle navi per
rivenderlo, a contrabbando, a distributori compiacenti grazie ad una rete
capillare di dipendenti infedeli dell’Eni di Taranto, autotrasportatori e
titolari di stazioni di servizio. Un giro d’affari di milioni di euro
organizzato tra le province di Bari e Taranto.
In questa vera e propria “struttura organizzativa finalizzata a consentire agli indagati, ognuno per la
propria parte, la realizzazione di ingenti vantaggi patrimoniali”, secondo quanto
scritto dal magistrato, ci sarebbe anche un autotrasportatore bitontino, Filippo
Vitucci, 43 anni.
Ora, gli indagati avranno 20 giorni di tempo per chiedere di
essere interrogati.