Per il quinto anno consecutivo fa tappa a Bitonto in piazza Caduti del Terrorismo (domenica 17 luglio a partire dalle ore 21) il Festival Internazionale “Libero Cinema in Libera Terra”, la carovana di cinema itinerante contro le mafie che ogni estate viaggia per la penisola, e oltre i confini nazionali.
Il Festival si è aperto il 3 luglio con un omaggio a Ettore Scola, presidente onorario di Cinemovel Foundation, e si concluderà a Parigi il 15 ottobre, dopo aver attraversato Calabria, Sicilia, Puglia, Campania, Umbria, Lombardia, Emilia Romagna. Il furgone di Libero Cinema ospita la tecnologia digitale e la troupe del Festival, percorre ogni anno circa diecimila chilometri e fa tappa in media in venti località, portando il suo messaggio nelle strade e nelle piazze.
Il programma della manifestazione propone ogni anno una selezione di titoli che affrontano con linguaggio innovativo i temi principali legati all’attività di Libera e della Fondazione Cinemovel: la lotta per la legalità e contro il crimine organizzato, ma anche, più in generale, la difesa dei diritti umani e il sostegno ai valori morali e sociali che ispirano le legislazioni e le comunità internazionali più avanzate.
A Bitonto verrà proiettato il film “Due euro l’ora” di Andrea D’Ambrosio.
“Due euro l’ora” è un film del Sud, un film sul lavoro, sull’amore e sulla giovinezza che fugge. Le storie: quella di Gladys, che attraverso l’amore per Aldo, un insegnante di palestra, cerca il riscatto da una vita che passa in un laboratorio a cucire tessuti “in nero” per Blasi, un piccolo imprenditore, uomo aggressivo che a causa della crisi ha dovuto adattare la sartoria abusiva in un garage. Rosa, che vive la sua adolescenza tra il sogno di fuga da una realtà che le va stretta, l’amore con il fidanzato Nicola e il rapporto conflittuale con il padre Franco, spesso assente perché autotrasportatore su tratte lunghe. Rosa cerca di vivere i suoi sogni senza perdere il contatto con la realtà e per questo va anche lei a lavorare nel garage di Blasi dove diventa amica di Gladys. Nella fabbrica, il lavoro di Rosa, di Gladys e delle altre operaie, va avanti, sotto lo sguardo attento di Blasi, ascoltando canzoni neomelodiche e i racconti della loro vita quotidiana. Così si vive in molti paesi del Sud, inventandosi il lavoro per sopravvivere, senza piangersi troppo addosso, ma sperando ed aspettando una vita diversa. Fino a che la realtà, un giorno come un altro, prende il sopravvento…
La serata sarà aperta da Mafia Liquida di Vito Baroncini, uno spettacolo dal vivo tra cinema, fumetto e lavagna luminosa. Una narrazione che utilizza film, home video, materiali d’archivio e una galassia di contenuti multimediali, restituendo valore e centralità alle immagini in movimento. L’intervento artistico dal vivo raggiunge un forte impatto visivo ed emotivo, costruendo un ponte narrativo tra le generazioni. Alla manifestazione interverranno il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, l’assessore al marketing territoriale, Rocco Mangini, il coordinatore di Libera Bitonto, Vincenzo Brascia, e il presidente di Cinemovel Foundation, Elisabetta Antognoni.
Il diario della undicesima edizione di Libero Cinema in Libera Terra è disponibile in rete: aggiornamenti quotidiani sucinemovel.tv e sui social più importanti per vedere il percorso della carovana e le storie delle persone, delle cooperative che lavorano sui beni confiscati e delle piazze raggiunte.
Il festival è promosso da Cinemovel Foundation e Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie, fondata da don Luigi Ciotti; partner istituzionale è la Fondazione Unipolis. Il festival è realizzato con il sostegno di SIAE, BNL Gruppo BNP Paribas, ENI.
La tappa bitontina è realizzata in collaborazione con il Comitato di Quartiere Croci-Porta Robustina e Libera Bitonto.
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