Prevenire e contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme, oltre a continuare ad essere un punto di riferimento per tutte quelle donne che subiscono violenza. È l’attività principale di «Io sono Mia», associazione di promozione sociale nata a Bitonto nel 2013 e distintasi a livello nazionale e regionale per l’attento quanto innovativo lavoro di prevenzione svolto sul territorio. L’associazione ha attivato nel 2015 uno sportello informativo per donne che subiscono violenza, e da novembre 2018 gestisce il centro antiviolenza «Io sono Mia», autorizzato al funzionamento ai sensi della legge regionale. Ed ora, in occasione del primo compleanno del Centro Antiviolenza, «Io sono Mia», presieduta da Ivana Stellacci, apre le porte della sua nuova sede, in via Mons. Calamita 18, a Bitonto: lo farà venerdì 15 novembre 2019, a partire dalle 20, in un “opening event” nel quale interverranno il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio, Giulia Sannolla (Referente area Antiviolenza della Regione Puglia), Rosy Paparella (Formatrice e consulente Rete Centri Antiviolenza) e Monica Pasquino (Presidente APS «Educare alle differenze»).
Tutta la cittadinanza è invitata per festeggiare il primo compleanno del Centro Antiviolenza, in una serata in cui sarà presentato un racconto visivo del percorso dell’associazione di promozione sociale: si intitola «La Storia Mia», ed è curato da Lucrezia Naglieri. Non mancheranno altre piccole speciali “sorprese” organizzate dalle socie fondatrici: saranno infatti illustrati i progetti “in cantiere” (tra questi uno decisamente innovativo, imperniato sull’arte del fumetto) e le componenti di uno staff che opera senza sosta ogni giorno per garantire il funzionamento di un presidio fondamentale per il contrasto della violenza sulle donne.
In sei anni di attività «Io sono Mia» si è distinta a livello nazionale e regionale per l’attento quanto innovativo lavoro di prevenzione svolto sul suo territorio, attraverso l’uso di strumenti culturali – con la direzione artistica di Elisabetta Tonon – quali flash mob, slow mob, eventi teatrali, spettacoli teatrali, installazioni artistiche, performance di strada, fiabe rovesciate, rassegne e laboratori per genitori, bambini e bambine, corsi di formazione nelle scuole, manifestazioni di piazza. Nel 2017 l’associazione è entrata nella rete nazionale «Educare alle differenze» (che ha sede legale a Roma), tra le socie fondatrici. Il radicamento della violenza di genere è sempre esistito, ma solo negli ultimi anni si cerca di contrastarlo con mezzi sempre più efficaci: adesso è necessario imprimere un cambio di passo, attraverso una corposa organizzazione di iniziative e proposte, per giungere a un’azione completa e integrata. La prevenzione, il contrasto, il sostegno e l’inclusione delle vittime sono fondamentali, affinché non si dimentichi ciò che è accaduto, e si lavori alacremente per dare risposte efficaci a un tema purtroppo sempre più attuale.