“Sarai sempre la mia maestra preferita, anche se ora sei con gli angeli” si legge in una delle pergamene consegnate ieri nella scuola “Caiati”, al termine della serata dedicata a Romana Landi.
La scrittura è quella di un bambino di 10 anni che con il suo pensiero ha voluto regalare un’immagine dell’insegnante scomparsa il 29 aprile scorso. Per permettere a chi l’ha conosciuta di ricordarla e a coloro che non ne hanno avuto l’onore di capirne il valore.
Perché Romana Landi era davvero una grande donna e maestra, capace di instillare nei suoi alunni un po’ della sua grandezza.
«Chi ha lasciato qualcosa nel cuore degli altri, non muore mai» ha affermato la professoressa Mariapia Matilde Giannoccari, dirigente scolastico del Circolo Didattico “Giuseppe Caiati”.
La maestra, infatti, vivrà sempre nella memoria di alunni, ex alunni, genitori, colleghi e familiari, che l’hanno ricordata con affetto ieri. È stato questo il modo in cui il sindaco Michele Abbaticchio ha cercato di spiegare ai più piccoli il motivo per cui la maestra non li seguirà sino alla fine della loro avventura scolastica.
«Chi è un ottimo insegnante, sa che quel ruolo è importante e lo porta sempre dentro e fuori gli istituti scolastici» ha dichiarato il primo cittadino, a cui è spettato il compito di consegnare al parente più prossimo della maestra un attestato per la sua partecipazione al progetto “Monumenti Aperti”.
Romana Landi, infatti, è stata una delle docenti che ha accolto l’iniziativa di Imago Mundi e, nonostante la malattia, ha preparato i suoi piccoli per l’evento.
Grato e commosso per il dono il marito Francesco Berardi. «So quanto lei ha dedicato alla scuola – ha ricordato con la voce rotta dal pianto –. Vedere questo ritorno di affetto e ammirazione è bellissimo. Spero che vi rimanga sempre nel cuore per quello che ha dato, anche nei momenti più critici della sua vita, per la tenerezza che ha mostrato anche verso i più “monelli”, come li definiva lei». Per «i semi di speranza che con amore ha piantato nei bambini», come ha detto Silvio Vacca, presidente dell’Accademia Vitale Giordano che ha aiutato nella realizzazione di “Monumenti Aperti” l’associazione sarda.
Anche i rappresentanti di Imago Mundi non hanno fatto mancare la loro voce. In un video messaggio il presidente Fabrizio Frongia e il vicepresidente Massimiliano Messina hanno infatti sottolineato la passione che Romana ha messo nella preparazione dei suoi ragazzi, comprendendo «quanto l’impegno civile sia importante per far amare la città». «Lei è la parabola di tanti docenti che lavorano con amore, passione ed entusiasmo. Il suo ricordo rimarrà in tutti noi, in chi vive e chi vivrà “Monumenti Aperti” anche in futuro».
Toccanti poi le parole di alcuni ex alunni della maestra, che hanno ricordato la sua pazienza, i suoi sorrisi, le sue parole che hanno permesso loro di crescere e sognare, le recite fatte insieme. A tracciare poi la sua dimensione umana ci hanno pensato anche i colleghi, che sentono la mancanza del sorriso quotidiano, della dolcezza di una donna che ha saputo entrare nel loro cuore e non uscirne più.
Infine da Beppe Cazzolla, genitore di un piccolo studente, l’idea di istituire «premi letterari in nome di Romana, per permettere anche a chi non l’ha conosciuta di avere gli stessi semi che lei ha seminato nei suoi alunni» o di «dedicare la prossima edizione di “Monumenti Aperti” alla sua figura».
Dopo la proiezione di un emozionante video ricordo, è stato il turno dei più piccoli. Gli alunni della classe quinta, con le lacrime agli occhi, si sono esibiti in un balletto/mimo sulle note della canzone “Esseri umani” di Marco Mengoni.
Al termine della performance, è stato consegnato un ultimo regalo alla famiglia dell’insegnante. Ai figli Alessandra e Vincenzo è stato infatti donato un cartellone con i pensieri dei bambini sulla loro mamma.