Sono stati all’opera all’interno dello stadio cittadino “Città degli Ulivi” almeno per tre ore, dalle 22 all’una e mezza circa, nella notte tra il 1 e il 2 marzo.
Le immagini di videosorveglianza dello Stadio acquisite dalla Polizia, che sta indagando sul caso, mostrano un commando di più persone, che salgono, scendono, si arrampicano sul muro dello Stadio stando attenti ad evitare gli occhi elettronici, benché fossero travisati.
Sicuramente, dunque, persone che ben conoscevano l’ambiente e hanno portato fuori dal “Città degli Ulivi” diversi borsoni, palloni, magliette, pantaloncini, persino le chiavi di alcuni uffici.
Tra un viaggio e l’altro dei probabili pali che li attendevano all’esterno della struttura, i malviventi si sono anche rilassati con un paio di birre abbandonate sul suolo a metà, assieme a vecchie monete, cartoni, buste e altro abbigliamento sportivo.
Il gruppo di ladri per accedere agli spogliatoi ha persino spaccato il muro, per poter scardinare la porta.
“Avere a che fare, da quasi 8 anni, con le malefatte di questi soggetti è stata la mia distruzione fisica e mentale“, si sfoga il sindaco su Facebook.
“Non accade solo a Bitonto, accade ovunque – scrive ancora il primo cittadino -. Ma dovevate fermarvi davanti ad alcuni confini: avete rubato nelle scuole, nello stadio, nel vostro stesso palazzo comunale. Avete fatto piangere tifosi, bambini, donne e uomini che credono ancora nello Stato”.
“Avete scritto su Facebook sbraitando su qualunque cosa, ma non avete mai fermato il primitivo senso di distruzione fine a se stesso. I vostri diritti sono garantiti dalla legge, ma non sono riconosciuti da una Comunità che ne ha piene le tasche del vostro agire. Sappiate che quando passate lasciate dietro di voi solo una catena di insulti e maledizioni“.
E conclude: “Avete rinnegato la vostra Patria. Quindi potete affermare di non averla. Solidarietà al Bitonto calcio, al suo Presidente, al suo staff, a tutti i cittadini che, ancora una volta, pagheranno di tasca propria i vostri misfatti”.