Quindicimila euro per la creazione di un Piano antimafia. In collaborazione con le scuole e tutte le reti sociali presenti sul territorio. Iniziando dall’Istituto di istruzione secondaria superiore “Alessandro Volta”.
Sotto l’albero di Natale, l’esecutivo cittadino dà il via libera a un preciso Atto di indirizzo ad hoc presentato dal sindaco Michele Abbaticchio, dall’assessore al Welfare Gaetano De Palma e dal titolare alla Pubblica Istruzione Angela Saracino.
La mission è, al tempo stesso, delicata ma significativa: dare vita, entro la fine dell’attuale anno scolastico, al Piano di antimafia sociale per i giovani, da adottare, poi, dal 2018-2019 a seguire.
Si parte da due presupposti. La direttiva ministeriale del 16 ottobre 2011, “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”, e da un preciso impegno preso dall’attuale amministrazione durante la campagna elettorale, ossia la necessità di creare un Piano strutturato per la costruzione di un percorso formativo legato all’antimafia sociale. Attraverso un percorso operativo collegato alle istituzioni scolastiche e alle reti sociali presenti sul territorio, unitamente alla collaborazione delle istituzioni religiose e parrocchiali.
Per arrivare a un Piano definitivo, si inizierà – molto probabilmente a fine gennaio, se i tempi saranno rispettati – con una prima fase, una sorta di Start Up, da intraprendere con l’IISS “Alessandro Volta”, “riconosciuto – sottolinea la delibera di giunta – quale polo scolastico per la legalità in quanto facente parte di una rete regionale comprendente tredici scuole di ogni ordine e grado, impegnate a realizzare azioni di prevenzione e di contrasto ai fenomeni dell’illegalità”.
Il come è già stato deciso. Con un progetto diviso in tre step. Nel primo è prevista una serie di interviste di almeno 300 studenti in tutte le scuole superiori di secondo grado sul tema della illegalità, sulla loro percezione della realtà quotidiana, e del ruolo rivestito in materia di contrasto ai reati mediante esperienze di cittadinanza attiva.
Nel secondo – che si pone l’obiettivo di “elaborazione del piano in raccordo con l’Amministrazione comunale, sentite le associazioni, gli enti del terzo settore, le parrocchie, i comitati di quartiere, l’osservatorio comunale per la legalità, le consulte e le pubbliche autorità locali” – verranno organizzati tre forum tematici per raccogliere idee, proposte dal basso, nonché progetti pilota.
Nell’ultimo passaggio, infine, sono previste registrazioni di tutti i forum previsti e delle videointerviste elaborate, montaggio, produzione e post produzione del docufilm, elaborazione del Piano definitivo da avviare nell’anno scolastico 2018-2019.
E i 15mila euro che saranno stanziati da Palazzo Gentile serviranno, appunto, per tutto il materiale occorrente per la realizzazione del docufilm, delle interviste, pre produzione, post produzione, editing.
“Si tratta – sottolinea il primo cittadino ai nostri taccuini – di un primo passo verso una pianificazione didattica per la formazione di una cultura dell’Antimafia sociale, e lo facciamo affidandoci alle scuole, che saranno il nostro braccio esecutivo. È un modo efficace di costruire un percorso partecipato di un Piano fondamentale, realizzato concretamente nelle scuole ma che sarà ideato con tutti gli attori della nostra città”.