“Ho partecipato oggi al dibattito sulla famiglia in Fiera del Levante, che prepara il terreno alla prima Conferenza regionale per la famiglia, in programma a fine novembre. Bisogna credere nella centralità della famiglia, al di là dell’appartenenza partitica, perché è nella famiglia che si forma la cellula della nostra società, il Paese di domani. Se sta bene la famiglia, sta bene anche la comunità. Ma la Regione deve mettere in campo ogni iniziativa utile a sostenere concretamente la famiglia, sia con politiche di welfare che aiutino soprattutto i nuclei più fragili, sia con politiche che incentivino la crescita delle famiglie che stentano a formarsi e a mettere al mondo figli, per ragioni soprattutto economiche”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
“La Regione – continua – dev’essere al fianco delle famiglie anche attraverso la promozione di asili negli enti pubblici e nelle imprese private, per favorire la conciliazione tra lavoro e ruolo genitoriale”.
“Però – sottolinea – dal punto di vista politico va chiarito subito un punto fondamentale: se veramente il presidente Emiliano e il Governo regionale amano le famiglie, come recita il marchio Puglia loves family promosso oggi in Fiera. Dunque chiariamoci una volta per tutte sul concetto di famiglia, a cui devono essere riservati benefici e incentivi regionali: la famiglia è quella prevista dagli articoli 29-31 della Costituzione italiana, dai quali un’istituzione come la Regione non può prescindere. Quindi invito il presidente Emiliano a fare chiarezza su questo, onde sgombrare il campo da confusioni e zone grigie che potrebbero innescare posizioni faziose, espressione di una cultura in evidente contrasto con i lavori di una Conferenza regionale che deve invece rappresentare un momento di confronto costruttivo sulle necessarie politiche di sostegno alle famiglie pugliesi”.
“E poi – conclude Damascelli – la cura della famiglia deve cominciare dalla nascita dei bambini: la Regione dia dunque la giusta attenzione ai servizi sanitari che offre alle partorienti, assicurando ospedali e reparti degni di questo nome”.