Nello spiegare il proprio voto contrario al permesso a costruire per un impianto sportivo in via Nenni proposto da privati, chiedendosi se una nuova struttura con altri campi da tennis, in una zona dove ce ne sono già, il consigliere Franco Natilla ha posto l’attenzione sulla mancanza di un palazzetto dello sport che sia adeguato alle attuali esigenze dello sport cittadino. Soprattutto alla luce dei recenti successi del calcio a 5 femminile: «Una squadra ai massimi livelli che rischia di migrare altrove, in quanto la tensostruttura non basta e siamo impreparati ad esigenze di questo tipo. C’è una totale mancanza di programmazione oculata sull’impiantistica sportiva. L’iniziativa è lodevole, ma l’ente pubblico deve recuperare capacità di contrattazione. Siamo in tempo. Basterebbe rinviare la discussione e confrontarci sul progetto originario».
«Non è meglio che si ritorni alla proposta originaria che voleva la costruzione di un palazzetto sportivo in quel sito? Se è vero che gli imprenditori avranno fatto il loro business plan, è anche vero che dovrebbe farlo anche l’amministrazione» è quello che, ricordiamo, ha proposto Natilla prima di dare il suo voto contrario.
Osservazioni a cui il sindaco Michele Abbaticchio ha risposto riferendo che i privati proponenti, nonostante l’iniziale volontà di costruire un palazzetto, giudicandola non conveniente economicamente e non vedendovi possibilità di rientrare nei costi: «Per il palazzetto, è necessario rivolgerci a fondi pubblici. Abbiamo partecipato recentemente ad un bando che ci consentiva un contributo a fondo perduto, ma abbiamo scelto di destinarlo allo stadio. Per un palazzetto bisogna rivolgersi ai fondi del Pnrr. Nel mese prossimo si avvieranno le concertazioni con le città metropolitane. Non sappiamo quali e quante risorse saranno destinate ai comuni, perché deve essere deliberato dalla conferenza Stato Regioni, ma abbiamo la possibilità di chiedere un finanziamento per realizzare anche questa infrastruttura pubblica, grazie a questi fondi che hanno un ambito di applicazione molto esteso e degli importi elevati».
Anche il consigliere di maggioranza Pasquale Castellano (Officina Partecipata), è intervenuto sulla questione chiedendo al sindaco di risolvere quanto prima, anche con una commissione ad hoc o una conferenza di servizi, l’annosa questione della proprietà del suolo, perché è ostativa per qualsiasi candidatura della struttura ad un bando: «Se noi riuscissimo a riprendere in consiglio comunale quella discussione iniziata negli anni ’80, quando fu deliberato che il Comune avrebbe ceduto all’allora Provincia di Bari, che era proprietario del Maria Cristina, il suolo, per rendere univoco il soggetto proprietario. Mi è dispiaciuto vedere, in questi anni, vedere bandi e sapere che per questo problema, quell’immobile non era candidabile».
A rispondergli, ancora una volta, il sindaco Abbaticchio, manifestando scetticismo sulla possibilità di risolvere in tempi brevi un problema che affonda le proprie radici in quel 1980 quando la costruzione dell’immobile fu completata: «Parlando dei fondi Pnrr, mi riferivo alla realizzazione del Palazzetto su proprietà del Comune di Bitonto, non su proprietà di altri, avendo noi aree già caratterizzate come aree sportive, dove si potrebbe realizzarlo, come, ad esempio, l’area della piscina comunale. Senza metterci in mezzo a questioni riguardanti anche altri soggetti e risolvere problemi risalenti a tanti decenni fa. Anche perché c’è bisogno, per accedere a fondi vincolati ad un impegno di spesa limitato al 2024, di celerità e non posso fare affidamento a proprietà per metà non nostra».