È stata inaugurata ieri a Giovinazzo la mostra fotografica “Paesaggi senza ombre” dedicata al fenomeno dei “lavoratori migranti nell’agricoltura” e ai loro territori.
Un viaggio ricco di immagini suggestive, “catturate” dall’autore Giorgio Skoff tra Puglia e Basilicata, che intende far luce sul fenomeno vissuto dai migranti nelle campagne più nascoste in cui “anche le ombre vengono negate” (sotto i tendoni, nei ghetti, lungo le strade alle prime luci dell’alba su cui passano i pulmini dei caporali), restituendo visibilità e dunque dignità umana alle loro vite.
Il reportage fotografico vuole essere un modo per dare visibilità anche ai territori che subiscono il lavoro nero in agricoltura, facendo uscire allo scoperto il delicato intreccio tra prestazioni professionali e paesaggio.
I dati nazionali sui flussi migratori in prevalenza dall’Africa e dai Paesi dell’Est europeo evidenziano una presenza di lavoro nero sottostimato rispetto alla realtà con un tasso di clandestinità pari al 45% del totale delle presenze, il doppio rispetto al dato complessivo della popolazione straniera.
”Paesaggi Senza Ombre” documenta un territorio tra la Puglia e la Basilicata interessato da due fenomeni mai analizzati nella loro relazione: i paesaggi della riforma fondiaria e le nuove migrazioni. La mostra fotografica si inserisce nel più ampio “Progetto Agrocities” presentato con successo a Expo 2015, in cui collabora l’autore con il gruppo “archiEtica” che sin dal 2010 studia i diversi aspetti architettonico paesaggistici e sociali legati alle nuove migrazioni. Il progetto affronta sia il tema della tutela del patrimonio di architettura rurale, edificata durante gli anni ‘50 nel Mezzogiorno d’Italia ad opera delle varie Riforme Fondiarie (in particolare quella a seguito della Legge N°841 del 1950) sia quello dell’ammodernamento in chiave etica dell’agricoltura, basata su criteri di civiltà, in contrasto al caporalato.
Dopo un’anteprima a Fasano, la mostra è passata da Conversano per giungere a Giovinazzo dove resterà allestita fino al 27 gennaio presso la “Cittadella della Cultura” in piazza Sant’Agostino, con apertura dal lunedì al sabato (dalle 8 alle 13:30 e dalle 15 alle 21).
L’autore
Giorgio Skoff
Architetto, con laurea V.O. presso il Politecnico di Milano e laurea magistrale in Architettura del Paesaggio presso l’Università la Sapienza di Roma, socio AIAPP (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio), esperto di tecniche selvicolturali. Viaggia molto, armato solo di curiosità e macchina fotografica, in Europa, Asia ed Africa. Viaggiare contribuisce ad educarlo all’osservazione e comprensione della natura e del paesaggio. Ha vissuto in Somalia per un lungo periodo dove ha svolto una ricerca sui processi di sedentarizzazione delle popolazioni nomadi. Tornato in Italia, ha collaborato dal 1994 con professionisti del settore della progettazione alla realizzazione di parchi, giardini e verde pensile. Ha ricoperto l’incarico di segretario regionale dell’AIAPP, è stato redattore della rivista “Architettura del Paesaggio”. Attualmente svolge attività di libero professionista. Docente di storia dell’arte e nel settore della formazione, ha collaborato con le Facoltà di Agraria di Bari, Ingegneria di Napoli ed il FORMEZ. Ha pubblicato, diversi articoli scientifici, partecipato a convegni del settore presentando i progetti e ricerche realizzati in