La battaglia per salvare l’olivicoltura pugliese dalla Xylella, dalle frodi, dalle contraffazioni e da chi mira a distruggerla in nome di interessi spietati e senza scrupoli passa attraverso la ricerca.
Ed una squadra, composta da imprenditori agricoli, centri di ricerca, Università che favoriscono con studi e tecniche all’avanguardia la classificazione delle piante e, in fase successiva, la scelta consapevole del consumatore e la valorizzazione del prodotto sul mercato, già si sta muovendo in tal senso da due anni.
Se ne parlerà più approfonditamente lunedì 27 aprile, alle 10, all’Hotel Parco dei Principi, durante il convegno “Olivicoltura Pugliese: emergenza e sviluppo”.
Sarà l’occasione per provare a dare delle risposte al grande pericolo Xylella che attanaglia le coltivazioni olivicole soprattutto in Salento e per fare un bilancio di Pivolio (Processi Innovativi per la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva), il progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca che mette in sinergia l’Università degli Studi di Bari, l’Università del Salento, il CNR (Istituto di Fisiologia Clinica) di Lecce, il CRA-OLI (Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’industria olearia) di Rende (Cosenza), il Consorzio CARSO e Oliveti Terra di Bari.
Moderati da Enzo Magistà, direttore di TgNorba24, interverranno Gennaro Sicolo (Cno),Raffaele Carrabba (Cia Puglia), Giuseppe Deleonardis (Flai Puglia), Antonio Moschetta(Università degli Studi di Bari), Francesco Paolo Fanizzi (Università degli Studi di Lecce), Rosa Fiore (Regione Puglia).
Concluderà l’incontro il Senatore Dario Stefano.