“Quell’affidamento è illegittimo: lo dice il Tribunale del Lavoro di Trani, con sentenza emessa il 28 settembre. Ho avuto ragione, dunque, a chiedere di attenzionare la delibera del 30 novembre 2016 con cui, su proposta del direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl Bari, è stato conferito un incarico di responsabile di struttura semplice del servizio Igiene e sanità pubblica dell’area nord. Tant’è che la sentenza dispone l’annullamento di quella delibera”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale uscente di Forza Italia.
“Ho sollevato il caso – spiega – in un’interrogazione diretta al presidente-assessore alla Sanità Emiliano, ma non è stato in grado di rispondere a domande chiare e precise, sulla effettiva verifica di titoli e competenze autocertificati. Quell’affidamento ha originato un contenzioso tra azienda sanitaria e aspiranti, poiché la nomina sarebbe stata conferita sulla base di requisiti relativi ad incarichi di responsabile di struttura semplice, autocertificati ma non verificati”.
“Un caso grave – aggiunge – visto che l’erogazione dell’indennità per un incarico, in assenza di un formale provvedimento di nomina e dei presupposti sottesi al conferimento, potrebbe configurare un illecito erariale. Ma quel stupisce è il rinnovo per altri cinque anni dell’incarico deliberato il 4 settembre, nonostante le mie segnalazioni“.
“Il mio legittimo timore – aggiunge – è che non si tratti di un caso isolato. Infatti, ne avevo scoperto un altro nel 2015, anche questo oggetto di una mia interrogazione. Ecco perché ho sollecitato accurati controlli prima del conferimento di tutte le nomine e gli incarichi nell’Asl Bari. I cittadini pugliesi chiedono trasparenza nella gestione della sanità pubblica. Ma le decisioni del Governo regionale sembrano andare in direzione opposta”, conclude Damascelli.