Il buono? Non lo ha voluto nessuno.
Il dono? Neanche. E i 100mila euro restano lì magari per utilizzarli nella stagione autunnale/invernale.
Morale della favola? Risultato non certo positivo per “Un dono ti rende un buono”, la misura di carattere sociale che intendeva (intende?) sostenere le famiglie colpite dalla crisi economica derivante dal Covid-19, incentivando lo shopping all’interno del territorio comunale, in modo da valorizzare, quale ulteriore effetto indiretto, anche la rete del commercio al dettaglio della città e delle sue frazioni, parimenti colpite dalla crisi.
L’iniziativa è stata voluta e lanciata dall’amministrazione comunale il 18 dicembre (clicca qui per articolo https://bit.ly/3nMNVNG) ed è durata fino al 31 gennaio. Consisteva in due fasi: la prima era la possibilità di acquistare prodotti o servizi negli esercizi commerciali di Bitonto, Palombaio e Mariotto; richiedere al negoziante di timbrare lo scontrino, riportando nome, cognome e codice fiscale dell’acquirente (in alternativa richiedere la fattura e/o lo scontrino elettronico); conservare tutti gli scontrini e le fatture; presentare, entro i termini, la domanda di partecipazione all’Avviso pubblico comunale.
Da qui partiva la seconda fase: una volta fatte le compere, c’era il bando ad hoc che aveva come quale requisito principale per la partecipazione un ISEE ordinario o corrente in corso di validità alla data di presentazione della domanda pari o inferiore a 15mila euro.
Il buono shopping sarebbe stato spendibile nei negozi di Bitonto, Palombaio e Mariotto nei mesi di marzo e aprile, e beneficiari della misura di sostegno erano (sono) cittadini e famiglie (titolari e/o dipendenti e/o collaboratori di attività sospese dai vari DPCM emanati da marzo in poi) che hanno sofferto maggiormente la crisi, individuati dall’Ufficio di piano con il supporto del Segretariato sociale.
Ebbene, quali sono i numeri dell’iniziativa? Per nulla positivi.
Zero, a quanto pare. Zero assoluto. I bitontini hanno detto no, voltando nettamente le spalle. Perché?
Da Palazzo Gentile, però, non parlano di flop. “La misura – ha sottolineato il vicesindaco Rocco Mangini – non è stata partecipata dai cittadini. Nessuno ha risposto al bando e la somma stanziata è ancora presente. La riproporremo con un’altra formula molto probabilmente per gli acquisti autunnali. Il flop non esiste, il primo bando è andato deserto e rifaremo l’iniziativa”.