(Lunga)
dimenticanza o nefandezza?
Il
dubbio sorge spontaneo allorché si guarda e si riguarda quel
cassonetto adibito alla raccolta della carta in via Cioffrese
all’angolo con via Perrese.
Siamo
in pienissimo centro, tanto per capirci.
Le
condizioni del contenitore sono quelle che mostra la foto. Bruciato e
rotto.
È
stato dato alle fiamme più di tre mesi fa, ed è in non perfette
condizioni di funzionamento almeno da altrettanto.
Ed è
proprio per questo che non si comprende come mai sia ancora lì. Come
se niente fosse.
“E’
una cosa inaudita – si sfoga Luigi, un residente della zona – ed è uno schiaffo
all’immagine non solo del quartiere, ma dell’intera città. Cosa
dovrebbe pensare un turista vedendo tale situazione?”
Già,
il quartiere.
Un
tempo si diceva che fosse l’area borghese della città, adesso invece
ti accorgi che la gente si diverte a gettare mobili ingombranti
soprattutto la domenica pomeriggio, e di vedere un giorno sì e
l’altro pure macchine con le gomme tagliate o con i vetri frantumati.
“La
cosa più buffa – continua Luigi – è che il sindaco abita a
due passi da qui, e come fa a non accorgersi di nulla? A cosa servono
gli aumenti sulla Tari che abbiamo pagato l’anno scorso?”
Difficilmente
le sue domande troveranno risposta.
La
cosa certa è che quel cassonetto continua a stare lì.
(Lunga)
dimenticanza o nefandezza?