“Le mie storie sono anche le vostre. Non c’è niente di molto diverso tra me e voi e questa cosa mi fa molto piacere perché la gente che viene ai concerti è come me. E io sono come loro, nel bene e nel male perché io sono qua sopra il palco ma in realtà questo concerto sotto la pioggia lo stiamo facendo insieme”.
È l’emozione trasparsa, ieri sera, dalle parole di Giovanni Luca Picariello, in arte Ghemon, durante la tappa del suo tour “E vissero feriti e contenti” al Luce Music Festival, in corso presso la Masseria Lama Balice di Bitonto. Oggi, alle ore 21:30, salirà sullo stesso palco Fulminacci.
Non è un caso se, allora, si scrive di Ghemon chiamandolo con il suo vero nome, perché la gente che lo ha ascoltato ieri -che da sempre ama le sue storie o le scopre grazie a un concerto- ha visto sul palco un uomo, prima che un cantante, “Anima profonda, elegante, intensa” come si legge nel post pubblicato sulla pagina Facebook del Luce Music Festival. “Ghemon è quell’onda perfetta che tocca l’anima per ricordarle quanto sia mare infinito, profondo, intenso”.
È quell’onda che ha travolto il suo pubblico, lì ad ascoltarlo, felice, anche sotto la pioggia. Già, la pioggia che un po’ tutti temevano potesse portare gli organizzatori del festival a dare spiacevoli annunci, ma che ha reso Ghemon più “Inguaribile e romantico” di sempre.
E allora, mai come ieri, “Sono come sotto un temporale – ha cantato-, né un ombrello né un accappatoio mi protegge dal male”, dall’amore che nutre e che a volte imprigiona, da quanto vissuto e c’è ancora da vivere, dalle ferite e da quella persona che sa come ricucirle, da quelle braccia forti che sanno proteggerti e farti essere nel posto giusto, nel “Momento perfetto”, indimenticabile, che avresti voluto non finisse.
Invece, un finale lo ha avuto, più o meno come quello delle favole: “E vissero feriti e contenti”, non a caso nome del tour che il 21 luglio proseguirà ad Orvieto (tra le altre date, anche un’altra pugliese: sarà di nuovo ospite sul palco del Luce Music Festival, ma a Lecce, il 21 agosto).
Grande successo, dunque, per il rapper e cantautore avellinese nella sua tappa bitontina in cui ha spaziato nel suo repertorio dagli ultimi brani dell’album, per l’appunto, “E vissero feriti e contenti”, al precedente “Scritto nelle stelle”, a quelli più vecchi come il singolo “Rose viola” con cui si è classificato dodicesimo al Festival di Sanremo nel 2019, sul quale palco è tornato anche quest’anno.
Ma non è stato l’unico che dopo il successo sanremese ha calcato il palco del Luce Music Festival a Bitonto, lo scorso venerdì è toccato a Colpesce e Dimartino, questa sera a Fulminacci.