“Sono
tra enormi campi di grano, i girasoli cominciano a profumare di tramonto, qui
tutto è silenzioso”, non dice nemmeno un “pronto-ciao-comestai” Lorenzo Scaraggi che mi chiama in un
solitario e triste sabato pomeriggio piovoso di agosto.
Glielo chiedo io: “Lorè, ma che sorpresa! Tutto bene?”.
“Io
qui sto avendo un po’ paura. Ieri sera sono stato in un paesino, un piccolo
borgo francese, e c’era la festa patronale: era tutto militarizzato e mi sono
intristito un sacco. A me, lo sai, piace entrare in quei luoghi dimenticati a
caccia di storie e invece ho avuto un improvviso male al cuore perché sembrava
fosse persa la naturale anima di quel posto”.
Sto in silenzio e quasi non so che dire, biascico un
“Dove stai andando ora?”
“Vivi,
a Bruxelles. Mancano 700km e sembrano sempre di più e sembra sempre più
lontana. Il problema qui non sono gli islamici, i radicali, ma tanti giovani
senza futuro, tanti ragazzi che non si riconoscono più in nulla, che smanettano
su Youtube e si scoprono improvvisamente vicini ad una ideologia che semina
solo morte e terrore”.
E poi cambia argomento. Cerca di farmi sorridere un po’:
racconta della linea telefonica che fa i capricci durante le dirette del
lunedì, mercoledì e venerdì sera sulla pagina Facebook, delle notizie bitontine
che gli giungono oltralpe, di quanto è bello e difficile montare video per il
suo blog di Repubblica sempre on the road.
Ride. Perché Lorenzo è così.
Mi ha fatto male sentirlo deluso per il mondo abbattuto
dalla violenza. Ma l’ho immaginato vicino con il sorriso e la voglia di amarlo
nonostante tutto.
È triste vedere la paura prendere la forma della difesa
armata che snatura la quiete che appartiene ai luoghi dove si dovrebbe
semplicemente convivere in pace con il resto del creato.
È orribile essere, anche per un attimo, costretti ad
ammettere che il male possa prendere il sopravvento.
Ma Lorenzo è lì a tifare per il bene, a raccontarci l’Europa
percorrendola senza sosta: ci regala volti e storie e paesaggi che diventano
improvvisamente magici (Guarda qui l’ultima video intervista).
Lorè chiama, quando vuoi, noi siamo qui per raccogliere tutto il bello che ci doni con le tue storie…