La letteratura per l’infanzia è in lutto per l’improvvisa morte di Livio Sossi, nato a Trieste 67 anni fa. Dai primi Anni ’70, subito dopo la laurea, Sossi si è dedicato alla letteratura per l’infanzia, illustrazioni ed editoria per i più piccoli. Professore di Storia e Letteratura per l’Infanzia all’Università di Udine e all’Università del Litorale di Capodistria (Slovenia), il saggista ha ricoperto molti altri incarichi.
E’ stato conduttore del programma radiofonico sulla letteratura per ragazzi Doroty & Alice in onda su radio Capodistria, ma anche direttore artistico del polo museale dello Spazio Brazzà a Moruzzo, consulente editoriale per diverse case editrici (Falzea, Edicolors, Arianna Secop del bitontino Peppino Piacente, Albalibri, Euno, Campanotto, Lupo e altri), presidente e componente di giuria di noti premi di letteratura e illustrazione per l’infanzia, nonché consulente scientifico per l’ERT (Ente Regionale Teatrale per il Friuli Venezia Giulia). In vita ha ottenuto importanti riconoscimenti tra cui il Premio Fantasia d’Oro per la critica e la Medaglia d’Oro del Ministero della Cultura della Repubblica Slovacca per la sua opera di promozione della letteratura slovacca per l’infanzia in Italia con il ‘Progetto Sole’ nato nel 1997 a Trieste.
In questi giorni, numerosi sono stati gli omaggi – fra disegni commoventi di autori insigni e ricordi toccanti di colleghi scrittori – resi a questo gigante del fantastico mondo dei sogni per bimbi e non solo. Ecco le parole meravigliose dedicate al prof. Sossi (grande amico della nostra città e con-sorte di quella poetessa delicata e stupenda che è Maura Picinich) da Raffaella Leone, autrice di fiabe anche lei e anima della casa editrice Secop insieme al marito Peppino Piacente e alla lirica madre Angela De Leo.
“È così. Eterno Peter Pan policromatico, ora hai un vestito di cielo anche tu.
Avrai già preso a respirare d’azzurro ogni nuvola disegnata dal vento.
E sarai fiume di parole in piena per i tuoi nuovi interlocutori di sempre.
Ci saranno anche lì, nell’invisibile, visibile ora ai tuoi occhi, stormi ecumenici di angeli danzanti, elfi e figure mitologiche già in fila per venirti a salutare con le tavole illustrate tra le mani e i sogni tra i capelli.
Anche Gianni, con il suo verde orecchio, cerca di raggiungerti per raccontarti l’ultima su quel tale che di bambini, con i libri che aveva aiutato a fare, ne aveva resi felici più di un milione.
Compresa me che ti sarò per sempre grata, Livio, generoso enigmatico amico mio straordinario.
Grazie per l’avventura bella nei nostri giorni felici a tessere fili immaginifici per riscrivere e ricolorare il mondo”.