È stata la poetessa santospiritese Rosalba Fantastico di Kastron a rappresentare l’Italia in Serbia al Festival mondiale della Poesia, giunto ormai alla 55esima edizione.
E non poteva essere diversamente. Perché la versatile autrice di origini salentine, ha da sempre “cuore vagabondo”, come in una confessione implicita ammette nel titolo della raccolta di poesie pubblicate dalla Secop edizioni, cosicché per lei ogni angolo di mondo è casa. Pittrice e poetessa, commediografa, regista, instancabile animatrice culturale, è stata docente di arti visive a Torino prima di approdare a Bari per insegnare Storia dell’Arte nei Licei. E, poi, avete mai visto gli occhi di Rosalba quando scontornano il mondo per coglierne i segreti più reconditi? Zampillano luce che avvolge le cose per colpirle al cuore, sempre da una angolazione altra, obliqua, diversa, che ti spiazza sempre, proprio come deve fare una che abbia anima lirica (che, aggiungiamo noi, non poteva non incontrare un altro cuore avventuroso e speciale come quello di Franco Leccese, superbo e sorridente atleta della vita). Ecco cosa ha scritto, colma di gioia e soddisfazione, la poetessa, di rientro dall’altra parte dell’Adriatico. “Un’esperienza indimenticabile. Il popolo serbo ha un rapporto con la cultura, e soprattutto la Letteratura, inimitabile. Il rispetto e la stima per gli scrittori qui è straordinario. L’atteggiamento di noi italiani verso la Cultura ha solo da imparare dal loro. Mi porterò nel cuore il ricordo di un popolo caldo, accogliente, rispettoso, fortemente attaccato alla propria storia, alla propria cultura, alla propria terra e, soprattutto, ricco di umanità. Grazie alla mia casa editrice SECOP per l’opportunità concessami. Un caloroso ringraziamento, pieno di riconoscenza, va a Dragan Mraovic, illustre esponente della cultura e letteratura serba – nonché profondo conoscitore anche della storia, cultura e Letteratura italiana – che ci ha accompagnato con grande e generoso slancio durante questo straordinario evento”.